Generazione mille euro (film)TramaMatteo è un trentenne, neolaureato e geniale matematico, che lavora per una importante azienda di marketing, e divide il proprio appartamento con il suo migliore amico Francesco, appassionato di cinema e playstation. La vita dei due giovani sarà sconvolta e rivoluzionata dall'arrivo di Angelica, nuova direttrice dell'azienda di Matteo e della nuova coinquilina Beatrice. In brevissimo tempo una serie di eventi si abbatteranno su Matteo, che lasciato dalla fidanzata, sfrattato ed a rischio licenziamento sarà posto per la prima volta nella sua vita davanti alle responsabilità.Generazione 1000 euro è diretto da Massimo Venier che in conferenza stampa si stizzisce quando si parla di precari: "non amo molto la parola precariato perchè abusata e televisiva: uniformando la questione con questo termine/marchio si finisce per nascondere anzichè mettere in luce il problema".Alessandro Tiberi, protagonista, parla del suo Matteo come di un ragazzo che "si rapporta a tutti gli altri personaggi come se fossero uno specchio che lui cerca di decifrare: è intelligente, vorrebbe fare ciò per cui ha studiato una vita e invece si ritrova in una multinazionale senza sapere cosa farà domani. L'unica arma che gli rimane è quella del sarcasmo, dell'ironia".Ed è proprio l'ironia il piatto forte di Generazione mille euro che fa sorridere facendo riflettere e permette a tutti di pensare di non essere, in fondo in fondo, solo dei "luoghi comuni".Realtà...............................Inquietante fare due calcoli sulla pensione che si dovranno aspettare milioni di italiani. Troppo pericoloso diffondere certe notizie. Meglio parlare di piccoli fatti di cronaca nera, del pinguino Frizz, del cane Bill, del delitto di Cogne, di Elisa Claps, di Sarah Scazzi, di black block, maretta in maggioranza, calciopoli o gossip estivo. La stampa italiana, la stragrande maggioranza delle testate che la costituiscono, nega di trattare un argomento che, pur essendo una non notizia, dovrebbe essere posto a conoscenza di tutti. Se non è la stampa a innescare una rivoluzione, intesa come cambiamento del sistema, chi altro potrà mai fare questo? Qualcuno ne parla. Oggi l’ANSA ha diramato una notizia in merito a un recente studio Censis-Unipol. Che ci sia qualcosa di politico o no in tutto ciò non importa, quel che conta sono i numeri che caratterizzano lo studio.
Un futuro nero per i giovani lavoratori italiani.
Generazione mille euro (film)TramaMatteo è un trentenne, neolaureato e geniale matematico, che lavora per una importante azienda di marketing, e divide il proprio appartamento con il suo migliore amico Francesco, appassionato di cinema e playstation. La vita dei due giovani sarà sconvolta e rivoluzionata dall'arrivo di Angelica, nuova direttrice dell'azienda di Matteo e della nuova coinquilina Beatrice. In brevissimo tempo una serie di eventi si abbatteranno su Matteo, che lasciato dalla fidanzata, sfrattato ed a rischio licenziamento sarà posto per la prima volta nella sua vita davanti alle responsabilità.Generazione 1000 euro è diretto da Massimo Venier che in conferenza stampa si stizzisce quando si parla di precari: "non amo molto la parola precariato perchè abusata e televisiva: uniformando la questione con questo termine/marchio si finisce per nascondere anzichè mettere in luce il problema".Alessandro Tiberi, protagonista, parla del suo Matteo come di un ragazzo che "si rapporta a tutti gli altri personaggi come se fossero uno specchio che lui cerca di decifrare: è intelligente, vorrebbe fare ciò per cui ha studiato una vita e invece si ritrova in una multinazionale senza sapere cosa farà domani. L'unica arma che gli rimane è quella del sarcasmo, dell'ironia".Ed è proprio l'ironia il piatto forte di Generazione mille euro che fa sorridere facendo riflettere e permette a tutti di pensare di non essere, in fondo in fondo, solo dei "luoghi comuni".Realtà...............................Inquietante fare due calcoli sulla pensione che si dovranno aspettare milioni di italiani. Troppo pericoloso diffondere certe notizie. Meglio parlare di piccoli fatti di cronaca nera, del pinguino Frizz, del cane Bill, del delitto di Cogne, di Elisa Claps, di Sarah Scazzi, di black block, maretta in maggioranza, calciopoli o gossip estivo. La stampa italiana, la stragrande maggioranza delle testate che la costituiscono, nega di trattare un argomento che, pur essendo una non notizia, dovrebbe essere posto a conoscenza di tutti. Se non è la stampa a innescare una rivoluzione, intesa come cambiamento del sistema, chi altro potrà mai fare questo? Qualcuno ne parla. Oggi l’ANSA ha diramato una notizia in merito a un recente studio Censis-Unipol. Che ci sia qualcosa di politico o no in tutto ciò non importa, quel che conta sono i numeri che caratterizzano lo studio.