La vita ha perso il suo valore? Perché tutti questi suicidi?Sono figli della solitudine, della globalizzazione e dalla inciviltà digitale. Figli di genitori che non hanno più tempo di fermarsi a parlare con loro se non per i compiti e per i problemi logistici e gestionali. Figli delle conflittualità genitoriali, che non si sentono riconosciuti, accettati per quello che sono. Sono vittime di genitori sempre di fretta, delle innumerevoli attività, senza sosta e di fretta, una fretta che non permette più ai genitori di guardare negli occhi un figlio.Una generazione che non crede più in niente, se non negli youtuber e nelle fashion blogger, a briglia sciolta sui social e sulle chat, senza rispetto di se stessi e degli altri. Oggi si sono persi troppo gli aspetti relazionali e la solidità e veridicità dei legami. Troppe vetrine social che pennellano il narcisismo, troppa estetica e poca interiorità. Tutto troppo labile e poco stabile.Sono figli della crisi e della perdita dei punti di riferimento come la scuola e la famiglia, della perdita dei valori e di una pressione sociale troppo marcata per tanti adolescenti che partono già fragili. Si dà troppo poco peso agli aspetti esistenziali e agli aspetti emotivi, è come se la vita avesse perso il suo vero significato, avesse perso il valore di unicità e irrepetibilità che dovrebbe avere. Hanno bisogno di essere incoraggiati, sostenuti, di avere una sorta di mental coach che gli colmi le loro insicurezze e gli indichi una via.
Cosa si nasconde dietro un suicidio di un adolescente
La vita ha perso il suo valore? Perché tutti questi suicidi?Sono figli della solitudine, della globalizzazione e dalla inciviltà digitale. Figli di genitori che non hanno più tempo di fermarsi a parlare con loro se non per i compiti e per i problemi logistici e gestionali. Figli delle conflittualità genitoriali, che non si sentono riconosciuti, accettati per quello che sono. Sono vittime di genitori sempre di fretta, delle innumerevoli attività, senza sosta e di fretta, una fretta che non permette più ai genitori di guardare negli occhi un figlio.Una generazione che non crede più in niente, se non negli youtuber e nelle fashion blogger, a briglia sciolta sui social e sulle chat, senza rispetto di se stessi e degli altri. Oggi si sono persi troppo gli aspetti relazionali e la solidità e veridicità dei legami. Troppe vetrine social che pennellano il narcisismo, troppa estetica e poca interiorità. Tutto troppo labile e poco stabile.Sono figli della crisi e della perdita dei punti di riferimento come la scuola e la famiglia, della perdita dei valori e di una pressione sociale troppo marcata per tanti adolescenti che partono già fragili. Si dà troppo poco peso agli aspetti esistenziali e agli aspetti emotivi, è come se la vita avesse perso il suo vero significato, avesse perso il valore di unicità e irrepetibilità che dovrebbe avere. Hanno bisogno di essere incoraggiati, sostenuti, di avere una sorta di mental coach che gli colmi le loro insicurezze e gli indichi una via.