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"Un giorno tragico per la Nazione".Così i vescovi americani all'indomani dello scoppio del caso dei preti pedofili americani e del tentativo, da parte di alti prelati, di coprire lo scandalo.No, quell'affermazione non è per lo scandalo pedofilia, anche se mi sarebbe piaciuto. Quell'affermazione è stata fatta ieri subito dopo che la corte Suprema Americana aveva di fatto annullato una vecchia legge Defence Marriage Act (DOMA) che impediva le nozze gay.La Corte Suprema americana ha bocciato la legge federale che definisce matrimonio solo quello tra uomo e donna spiegando come sia incostituzionale, in quanto viola il quinto emendamento sulla difesa delle libertà individuali.Tutto nasce dal caso di due donne lesbiche, residenti a New York ma sposate a Toronto: alla morte di una delle due, dopo 40 anni di matrimonio, l'altra donna dovette pagare un'assurda tassa di successione, cosa che non sarebbe accaduta se fosse stata un uomo. Di qui il ricorso di Edith Windsor e la storica sentenza di ieri che di fatto spiana la strada al matrimonio gay in 12 stati americani.Per celebrare l'evento anche Google si è schierato: provate a scrivere "GAY" nel motore di ricerca e guardate cosa succede.
Che dire... il vento del cambiamento che da sempre spira dall'America in Europa non potrà che far entrare aria fresca anche in quelle stanze dove l'odore di stantio regna da secoli. Anche in quelle stanze dove si preferisce difendere un presunto pedofilo invece che un diritto: l'amore a prescindere dal sesso.L'amore è amoreAmoon