Con gli ultimi post che ho pubblicato qui e con quello odierno, posso dire che questa settimana questo blog si è colorato di Vegan. La storia delle oche spiumate vive e con violenza ha messo certo in luce diverse scuole di pensiero: credo fermamente che anche chi si ciba di carne, e quindi non è nè vegano nè vegetariano, non ami la violenza nei confronti degli animali. Io penso che chiunque abbia buon senso ammetta e creda che ci possa essere un'imprenditoria sostenibile e rispettosa degli animali. Magari andava messa in evidenza da chi ha fatto quel servizio televisivo.
In ogni caso questo preambolo per raccontarvi di come mi sto nuovamente avvicinando alla cucina vegan. Complice un invito a pranzo a casa mia fatto ad alcuni amici, i soliti che sopravvivono alle mie ricette. Anche questa volta sarà presente un'amica vegana e per cucinare una cosa buona per tutti pensavo di fare le trofie alla ligure: patate, fagiolini e pesto, rigorosamente senza formaggio (per lei) e aglio (per me).Vi confesso che pur non essendo nulla di difficile sperimentare cose nuove in cucina, come questo primo che non ho mai fatto, mi mette un po' d'ansia addosso. In realtà io mi sento pasticcere dentro: nel fare i dolci infatti oso molto di più e mi impegno, specialmente per quanto riguarda i dolci mai fatti. Alle volte mi capita che non mi venga un dolce fatto più volte (sarà la troppa sicurezza in me stesso che mi frega) rispetto ad un nuovo dolce.Vi parlo del nuovo dolce perchè rispetto alla solita torta di mele vegana che facevo, questa volta ho deciso di fare una torta di carote e gocce di cioccolata presa dal sito "GialloZafferano". La ricetta la voglio un po' variare a mio piacimento, perchè sennò non sarei pasticcere inside.Ovviamente se saranno tutti vivi e se nessuno mi avrà ammazzato vi farò vedere quanto prima i risultati di questo pranzo.BuongiornoAmoon