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L'Abito non fa il Monaco


A come Armani, A come abito che sembra diventato motivo di dibattito in queste ore per via di un'intervista al Sunday Times rilasciata proprio dallo stilista italiano Giorgio Armani.Tempo fa vi ho parlato delle polemiche innescate dalle dichiarazioni di Dolce e Gabbana, su coppie gay, adozioni e soprattutto figli sintetici, per usare un'espressione del duo siculo milanese.Oggi a far parlare è Giorgio Armani: secondo lo stilista i gay devono smetterla di vestirsi da omosessuali. L'uomo deve essere uomo anche se omosessuale e pertanto deve vestirsi da uomo.Questo tipo di interviste fa notizia perchè è un omosessuale a parlare e a non dire cose che ci si aspetta di sentire da un omosessuale.Io mi chiedo se sia veramente l'abito che faccia la persona, intesa con tutti i suoi attributi sessuali, o se invece non sia l'insieme di diritti (e per carità doveri) che si danno ad una persona a renderla "persona".Che spesso alcune persone eccedano nel look è fuor di dubbio: ma nel mondo eterosessuale si vestono tutti come etero? Non credo, semplicemente c'è chi ha buon gusto e chi invece il buon gusto non ce l'ha.Se oggi dobbiamo dire che un uomo deve vestirsi come uomo anche se è gay, allora dovremmo anche, cadendo nella banalità dell'affermazione di Armani, dire che gli uomini non dovrebbero usare creme o profumi di Armani perchè è roba da donne o non dovrebbero ricorrere al bisturi per sistemarsi naso, occhi e zigomi, perchè anche quella è roba da donne, oppure dovrebbe smetteral di cercare ragazzini con cui uscire perchè sarebbe ridicolo: questione di opinioni.
Andiamo avanti Giorgio, parlaci delle tematiche gay, che ne pensi di parlare di diritti anche per chi non ha il tuo conto in banca?Amoon