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Olio di palma: cosa c'è dietro una barretta di cioccolato


Giusto per rimanere in tema EXPO e quindi alimentazione, ieri sera ho visto la puntata di Report (RAI 3) dedicata tra l'altro all'uso dell'olio di palma.Da qualche tempo i prodotti alimentari europei sono obbligati ad indicare la tipologia di grasso vegetale utilizzato e così oggi spesso in molti prodotti di largo consumo (nutella, cioccolato vario, biscotti, ecc....) si ritrova il famigerato olio di palma.Parlando di olio di palma la mente va subito al colesterolo e a quanto possa far male questo olio (anche se l'olio di palma è usato anche in cosmesi). La trasmissione di ieri ha messo in evidenza tutto il business che c'è dietro e tutto ciò che di ambientalmente sostenibile non c'è!Nei paesi asiatici la deforestazione è ormai un dato di fatto per poter permettere la coltivazione della palma: ogni ora appezzamenti di foresta pluviale grossi come campi di calcio lasciano spazio alla coltivazione della palma. Perchè? perchè dietro la palma e al suo "pregiato" olio, dal basso costo e dall'alta resa, ci sono aziende alimentari che foraggiano con denaro.Proprio sui bassi costi del prodotto poi occorre ancora rilevare come questi siano garantiti anche dalla scarsa attenzione verso la manodopera: centinaia di operatori costretti a dare il diserbante senza protezioni, senza sicurezza. 
Se da un lato oggi i grandi marchi alimentari come Buitoni e Ferrero annunciano di voler gradualmente sostituire l'olio di palma con altri olii, dall'altro mi domando se all'EXPO di questi argomenti qualcuno parlerà mai. Perchè dopo la trasmissione di ieri mi sono accorto che ogni volta che addento una tavoletta di cioccolato, dietro potrebbe esserci deforestazione e così meno habitat naturale per gli animali (oranghi), sfruttamento di manodopera umana e danno per la salute.Buongiorno, forseAmoon