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Fuori dalla classe, sei gay!


Succede così a Monza, in una scuola paritaria di matrice cattolica.Lui, un ragazzino di 16 anni di origini rumene, frequenta questa scuola professionale da appena un anno. Un giorno alcuni compagni di classe mostrano agli insegnanti una foto, postata su un social, in cui si vede il ragazzo a petto nudo abbracciato ad un altro ragazzo."Oddio è gay" devono aver esclamato le suorine dell'istituto. Così il ragazzo viene fatto uscire nel corridoio, di fatto impedendogli di seguire la lezione.La madre del ragazzo, saputo della vicenda, non ci ha pensato due volte e si è presentata a scuola con i carabinieri denunciando il preside di disciminazione (e omofobia, ma ad oggi non è reato).Nel bailamme della polemica si dice che il ragazzo sia stato messo alla porta perchè la foto incriminata era pornografica. Ma due ragazzi nudi sui social, specialmente se questo è Instagram (come in questa vicenda), difficilmente ci possono stare: talvolta sono censurati anche i quadri di nudo! La scusa non regge insomma e a poco sono valse le spiegazioni del preside dell'Istituto cattolico professionale Ecfop che afferma: "non è stato lasciato in corridoio, ma in un luogo appartato per tutelarlo rispetto a ciò che accadeva in classe".Già peccato che un minore da solo, anche se in un luogo appartato, non ci dovrebbe stare per ragioni di sicurezza. Ma probabilmente il preside ignora che chi doveva essere aiutato sono i compagni di classe o gli insegnanti che hanno deriso il ragazzi o peggio lo hanno punito. Perchè non so ai vostri tempi come funzionava ma ai miei si veniva lasciati nel corridoio qualche minuto non certo come premio.Vergognatevi, amen!Amoon