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Stop alla violenza


Chi si indigna oggi per la morte di Valeria Solesin, uccisa nella mattanza del Bataclan ad opera di fondamentalisti islamici, deve sapere che Valeria era una volontaria Di Emergency. Dubito fortemente che Valeria avrebbe incitato ad un bombardamento continuo come risposta agli attacchi terroristici, tant'è che due giorni fa un ospedale di Medici Senza Frontiere è stato bersagliato (2 morti).Valeria era anche una donna emancipata, andata in Francia per costruirsi un futuro migliore che forse in Italia non sarebbe stato valorizzato. Valeria era una donna intelligente e intraprendente.Molte donne oggi non lo sono o vengono rese incapaci di poterlo diventare nel loro piccolo, perchè vittime della violenza dei loro compagni o mariti. Anche a loro, a quelle donne massacrate e ammazzate dai mariti nelle mura domestiche, si dovrebbe dare più spazio. Non certo con una spillina che sensibilizzi per qualche ora uomini distratti, ma attraverso l'educazione.Ma questo non si fa perchè è scomodo dover dire che spesso gli omicidi si consumano in famiglia, quel nucleo eterosessuale che è già minacciato, a detta di qualcuno, dai matrimoni gay. Ma se la famiglia deve essere il fulcro della società, non possiamo chiudere gli occhi di fronte a dei cortocircuiti che ormai diventano sempre più frequenti. Capire le debolezze di un sistema non equivale ad indebolire quel sistema, ma è il primo passo per renderlo più forte.Iniziamo dalle scuole elementari, iniziamo lì ad insegnare ai nostri figli che il rispetto delle persone, il rispetto del diverso, è il principio fondamentale della società: avremmo un futuro migliore fatto di famiglie composte e solide esattamente come quella di Valeria.
Amoon