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La spocchia di Tommaso Trussardi


Ormai i social sono diventati il muro del pianto per chiunque abbia da dire la prima cosa che gli passa per la testa. A me ieri ha fatto un po' impressione (per non dire ribrezzo) la notizia di Tommaso Trussardi. Fermato in pieno centro a Milano per i normali controlli legati alle norme anti-terrorismo, il rampollo della casa di moda omonima ha scritto su FB un chilometro di lamentele: in particolare l'imprenditore, udite udite, si lamenta di essere stato fermato dalla polizia vicino al teatro la Scala, proprio lui che era vestito in giacca e cravatta e che, alle 7.30, si trovava sulla sua auto d'epoca.Nella sfilza di lamentele Trussardi ricorda di essere anche conosciuto e invita le forze dell'ordine a rivolgere la loro attenzione ad altre cose più importanti. 
Caro sig. Trussardi le ricordo che eventuali terroristi normalmente non indossano una divisa con scritta "Sono terrorista". Quindi il fatto che lei fosse in giacca e cravatta non la rende diverso da un'altra persona. Lei poi ci dice di essere conosciuto: personalmente io conosco il suo cognome ma non la sua faccia (sarà mica un delitto), forse perchè a differenza di sua moglie che è diventata celebre per meriti propri, lei ha avuto tutto facile nella vita. Concludo ricordandole che la polizia sta già rivolgendo l'attenzione a cose più importanti facendo controlli a tappeto senza risparmiare nessuno. Lei dovrebbe solo ringraziare.Amoon