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Se un efferato omicidio diventa cibo per sciacalli


Tutti voi avrete sentito o letto del barbaro omicidio di Luca Varani a Roma, ad opera di due ragazzi Manuel Foffo e Marc Prato.In sintesi un giovane ragazzo attirato in una camera di un condominio romano, di proprietà di Foffo, per poi essere prima drogato e poi seviziato e quindi ammazzato. Di questa storia colpisce molto il fatto che nell'autodenuncia Foffo ha dichiarato che da tempo aveva manifestato la voglia di far male a qualcuno: "Volevo vedere che effetto faceva ammazzare qualcuno".Fin qui i fatti. L'orientamento sessuale c'entra qualcosa? Che i tre si fossero riuniti per un festino gay ha qualche rilevanza? Io penso proprio di no, altrimenti ogni volta che un omicida si macchia di un reato sarebbe bello sentire anche parole tipo "quell'eterosessuale violento....". Succede però che in Italia non c'è più vergogna di nulla. Succede che, tralasciando quotidiani spazzatura di cui già ho parlato post fa, ci siano anche presunti candidati sindaco di Roma o neo fondatori di partiti, che raccontano una versione fantasiosa dell'omicidio. Secondo infatti Mario Adinolfi, fondatore del Popolo della Famiglia, Luca Varani più volte su Facebook aveva scritto di essere contro le unioni civili di coppie dello stesso sesso. Secondo Adinolfi questo fatto dimostra come Luca Varani non volesse un rapporto sessuale con i due ragazzi e per questo sia stato ammazzato. Insomma un ragazzo ammazzato perchè ha detto no a due gay. E' un po' come se io dicessi che Adinolfi si ciba di notizie di grande impatto per portare avanti la propria tesi pro-famiglia tradizionale, giustificando il tutto con le sue forme generose XXL.Io rimango basito dal fatto che esista un ordine dei giornalisti che permetta ricostruzioni fantasiose e che faccia si che i propri iscritti le pubblichino su un giornale. Questa la ricostruzione dove il giornalista se la prende con altri giornali per non aver usato la parola "gay" nella descrizione dei fatti.L'ultimo post del povero Luca Varani su Facebook è un'immagine biblica con la scritta: Dio creò Adamo ed Eva, non Adamo e Claudio. Citati due hashtag: ‪#‎noaimatrimonigayinItalia‬ e ‪#‎Wlafamiglia‬. Se l'avessi pubblicata io mi avrebbero dato dell'omofobo per settimane e gli insulti carichi d'odio e violenza che sarebbero piovuti da parte di un segmento del mondo Lgbt li conoscete già, perché sono quelli che leggete qui tutti i giorni. Luca Varani è stato ucciso nella maniera più brutale possibile da due gay che lo hanno stordito, drogato, torturato e infine ammazzato. I due si chiamano Manuel Foffo e Marco Prato, quest'ultimo è un noto organizzatore di eventi che a Roma hanno attratto frotte di gay giovani e meno giovani. Repubblica oggi fa questo titolo: "Sesso, movida e altre follie: la rovina di Manuel e Marco". Per trovare la parola "gay" bisogna arrivare al fondo dell'articolo dove si accenna agli eventi "di impronta gay" organizzati da Prato. Che invece viene descritto "avvinghiato" a Flavia Vento in uno scatto di due anni fa. Mentre a Foffo si fa dire tra virgolette: "Mi vedo spesso con una ragazza ma con tutte quelle con cui sono stato non sono mai andato oltre il sesso. Anche io, però, posso innamorarmi". E non lo si scrive mai nell'articolo: proprio di Prato, Manuel era innamorato. Con lui ha passato le giornate a sniffare mille euro di cocaina e a fare sesso, ma Repubblica è colpa di un "lutto fresco" che lo aveva mandato in depressione. L'ultima follia di Manuel e Marco, strafatti e annoiati pure dal sesso estremo tra loro, è stata andare a cercare Luca. Proprio Luca. Quello del post "omofobo". Secondo l'ipotesi omicidiaria prevalente volevano coinvolgere Luca in un gioco sessuale a tre, in un piano diabolico che porterà all'uccisione del ragazzo per "vedere l'effetto che fa".Io ho risposto su twitter ad Adinolfi: so che servirà davvero poco, ma di tutta questa storia fa tristezza pensare che per la morte non c'è più rispetto sia da parte dei laici sia da parte di chi si professa cattolico
BuongiornoAmoon