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Qui i Gay non li vogliamo


Una storia di omertà, una storia contro l'amore, una storia contro l'accoglienza.Succede a Torino: una coppia di ragazzi decide di andare a vivere in un condominio. All'inizio diffidenza poi quando gli altri condomini hanno capito che i due non erano solo amici, ma gay, la musica è cambiata.Insulti verbali, una presunta aggressione, scritte omofobe nell'ascensore (la foto sopra è stata scattata nel condominio): ogni volta cancellate, ogni volta riscritte. Per i due giovani tornare a casa era ogni giorno più difficile al punto da scegliere la soluzione più drastica: cambiare casa.Non è stato solo un trasloco: quelle vessazioni alla fine hanno portato anche alla cessazione del rapporto sentimentale tra i due giovani. "Ormai in casa si parlava solo di quello, degli insulti, della paura di rientrare. Abbiamo preferito chiudere il rapporto che ormai si era logorato"La cosa triste di questa storia è non tanto che ci siano delle persone omofobe, ma che in tutto il condominio non ci sia stata solidarietà verso i due ragazzi. Durante gli interrogatori dei condomini, gli inquirenti (perchè è in corso un processo) si sono resi conto di quanto astio ci fosse nei confronti della coppia gay: "quei due là", "quelli là..." insomma mai chiamati per nome.Eppure in quel condominio ci vivono persone diverse provenienza (non sono tutte italiane, non sono tutti piemontesi) e nonostante questo nessuna forma di vicinanza. Tempo fa scrissi che spesso chi ha vissuto sulla propria pelle una forma di discriminazione è il primo a discriminare una volta raggiunta una posizione sociale stabile e di rispetto.
Dal 4 a 9 Maggio Torino sarà la capitale del cinema con il Festival del cinema Gay & Lesbian: perchè c'è ancora bisogno di raccontare fatti di omofobia e discriminazione, anche se spesso la realtà supera la finzione cinematograficaAmoon