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A Roma lo 06 non è solo il prefisso


Un uomo solo al comandoQuesto diceva un noto giornalista sportivo commentando una storica gara di ciclismo. E non mi si voglia male se utilizzo questa espressione per Marione Adinolfi, ex militante del PD ora leader del Partito della Famiglia.Già perchè dovete sapere che all'indomani del Family Day (manifestazione contro le unioni civili omosessuali) dove indubbiamente ci fu una buona presenza, Adinolfi annunciò la fondazione del "Popolo della Famiglia", un soggetto politico che si sarebbe candidato alle comunali di Roma. Forse Adinolfi pensava che tutta quella massa, non la sua eh, l'avrebbe votato? Non c'è dato sapere, ma la cosa è certa: insieme alla Raggi, Giacchetti e alla Meloni, tra i candidati sindaco di Roma c'era anche Adinolfi. 
La campagna elettorale è stata durissima: le piazze gremite di Roma al suo arrivo si svuotavano inspiegabilmente nonostante lui sostenesse che la gente era nascosta per ripararsi dal caldo 
Poi le critiche: prima a Sky, reo di non averlo invitato al dibattito tra i candidati sindaci, poi alla trasmissione radiofonica la Zanzara, dove bellamente aveva annunciato "Andrò io al ballottaggio con Giacchetti. La Raggi? non avrà consenso".Poi è arrivto il momento del voto: certo non semplice come cosa visti i tanti candidati sindaco a Roma. Ma la cosa più difficile forse è stata riuscire a capire dove fosse la cabina elettorale. 
Poi la fine delle votazioni e l'amaro risultato: 0,6 %Insomma un flop da prefisso telefonico per chi aveva imperniato tutta la campagna elettorale contro le unioni civili, contro i gay e ogni tanto ricordandosi di dire qualcosa pro-famiglia. E' il fallimento di un modo di pensare: con i diritti civili non si "scherza" a meno che tu non sia Marco PannellaAmoon