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Sentirsi uno schifo


Comunque andrà ne uscirò provato.Giovedì dovrei/dovevo partire per la Basilicata. Un matrimonio e poi qualche giorno di vacanza in Puglia con gli amici. Le mie vacanze estive dato che poi non ne farò più con loro.Da mesi stavamo preparando questo momento e col passare dei giorni la gioia stava crescendo insieme all'ansia. Poi ieri la situazione di mio zio è precipitata: ve ne avevo parlato tempo fa. Un male incurabile da novebre ha deciso di tenergli compagnia stritolandolo ogni giorno di più. In queste settimane mai una notizia positiva, mai qualcosa che lasciasse sperare al meglio. In queste ore le notizie brutte lasciano ormai spazio allo sconforto. Probabilmente non c'è nulla da fare e siamo in attesa.Non vi nego di aver pensato anche alle mie vacanze e di essermi sentito uno schifo di persona. Se mio zio dovesse mancare io non posso, e non voglio, stare lontano dalle mie cugine, abbracciarle fisicamente come ho provato a fare in questi mesi a distanza (loro stanno a Napoli).Ieri sera poi lo scontro con la realtà: se penso alle vacanze che saltano mi viene male, ma subito dopo penso al motivo e allora mi sento doppiamente una brutta persona. Stamattina venendo al lavoro in auto ripensavo a quanto bene mi ha voluto zio. Non vi nego di aver anche pianto pensando ad una delle mie cugine prossima al matrimonio e all'altra che dovrà partorire a luglio.E niente, volevo raccontarvi del tormento che vivo, della vergogna che provo nei miei confronti, ma anche del dramma e sconforto. Forse questa è la vita, dove gioie e dolori si mescolano senza pietà.Amoon