Sono sempre convinto, pur conscio della mia profonda ignoranza, che le guerre esistono per colpa delle religioni.Come cavolo si fa a smuovere masse di persone se non dando loro il premio di una vita eterna migliore, se non dicendo loro che un Dio buono e giusto saprà premiarli. Certo si fa leva sull'assenza di cultura da parte dei più che facilmente si fanno abbindolare da predicatori improvvisati, ma la storia ci insegna proprio quanto ho appena espresso. Si certo poi in realtà la sete di petrolio o combustibili fossili, la presenza di minerali preziosi o sbocchi sul mare possono essere le vere motivazioni, ma con il pretesto religioso come dicevo si smuovono le masse: cosa importa al contadino del petrolio se partecipando alla guerra, magari santa, ha il paradiso assicurato?Sembra quasi una contraddizione: chi predica amore ti invita a metterlo in pratica con guerre, con conversioni coercitive. E badate che quanto sto dicendo interessa oggi l'Islam (almeno una fetta) ma in passato anche la Chiesa Cattolica si è macchiata col sangue sparso in campi di battaglia.La religione crea contrapposizioni oggi (cristiani-islamici) esattamente come le differenze di razze o di sesso. Basti pensare che non è che tra i capi delle diverse religioni corra buon sangue, come possiamo aspettarci che ci siano buoni rapporti tra i fedeli?Vorrei tanto che, nel mio stato utopico, le religioni facessero un passo indietro e si occupassero di anime e non di persone. Vorrei tanto che non esistessero stati islamici o di qualsiasi altra religione: lo stato deve rimanere laico, che non significa laicista. Da credente penso sia giusto che in uno stato modello chiunque possa professare liberamente la propria religione o non professarla rimanendo ateo o agnostico.Ecco vorrei che questo stato modello fosse l'Europa dove fino ad oggi i nazionalismi hanno impedito la creazione di un vero stato unico, uno stato dove queste immagini, non facciano parte dell'oggi, ma del passato.
La vendetta di Erdogan in TurchiaAmoon