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Le storie degli atleti Paralimpici


Oggi iniziano a Rio le Olimpiadi riservati agli atleti portatori di un handicap. In questi giorni che hanno preceduto l'evento, Rai 3 ha dedicato alla manifestazione 10 minuti di presentazione tutti i giorni: ogni sera una storia dietro quegli atleti che gareggiano per vincere si, ma quasi per una rivalsa verso la vita che con loro è stata poco generosa. 
Tra gli atleti che parteciperanno sicuramente Alex Zanardi è il più famoso: ex pilota di formula 1, dopo un gravissimo incidente ad Alex vennero amputate entrambe le gambe. Chiunque di noi, sportivo, forse sarebbe caduto in depressione. Alex paradossalmente è riuscito a rialzarsi e a far si che l'assenza di quegli arti non gli impedissero di continuare a fare sport. La forza, la tenacia, la costanza: questi dovrebbero essere gli stimoli che chiunque di noi dovrebbe mettere nella vita in quello che fa. 
Sono stato colpito anche dalla storia di Marieke Vervoot, atleta belga che soffre di una malattia degenerativa incurabile alla colonna vertebrale che l'ha costretta sulla sedia a rotelle e le impedisce di dormire.Marieke, velocista di punta del team belga, ha solo 37 anni: "dormo 10 minuti al giorno e soffro molto. Ma a Rio voglio vincere l'oro come mio ultimo desiderio. Poi quando tornerò in Belgio deciderò che fare". Marieke non esclude la possibilità di fare ricorso all'eutanasia.Io vorrei che di questi atleti emergesse non il problema fisico, ma la capacità di superare le avversità attraverso lo sport. Questo potrebbe essere di insegnamento ai bambini, ma anche agli adulti milionari che dello sport non hanno capito nulla.Più spazio alle paralimpiadiAmoon