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E pensare che c'è chi critica la Protezione Civile


Sono ore di angoscia e rabbia quelle che il nostro Paese sta attraversando: una tragedia nella tragedia se si pensa che una fetta d'Italia vive da mesi con la paura del terremoto a cui si è ora aggiunto il maltempo, con una nevicata senza precedenti.C'è chi in questo contesto contesta, scusate il gioco di parole, la macchia della Protezione Civile fatta non solo di interventi immediati in caso di pericolo, ma anche di aiuti a chi ne ha bisogno.Il mio pensiero va a quell'hotel vicino al Gran Sasso dove oggi le speranze di trovare gente in vita sono davveo poche: in condizioni ostili ci sono persone che quella speranza non l'hanno persa e stanno scavando per liberare forse 23 persone. Sicuramente qualcosa è da sistemare: non può una prefettura ignorare delle richieste di aiuto. Occorre però anche dire che spesso chi interviene ha scarse dotazioni economiche e mezzi e spesso quei pochi che si hanno non hanno il dono dell'ubiquità. Diciamo che l'austerity ha prodotto danni immani e se si pensa che il nostro Paese è soggetto a problematiche di tipo naturale da sempre, sicuramente l'assenza di investimenti nel settore non ha giovato (come per altro in molte altre situazioni).Mi fanno però davvero pena quei poveretti che criticano sempre l'Italia anche quando qualcosa funziona bene: la Protezione Civile è un gruppo di mangioni (leggasi mangia risorse). E' vero che forse le alte sfere di comando sono state coinvolte in passato in affari poco chiari, ma non si può screditare per questo una struttura che primeggia in Europa ed è oggetto di studio anche da parte dei Giapponesi, spesso citati come modello organizzativo di riferimento.Quindi piantiamola di fare sempre i criticoni!Amoon