Immagini dal mondo

Ciao Amore ciao


Ieri sera mi sono rilassato davanti alla Tv per guardare Dalida, Fiction di produzione RAI, già grande successo in Francia.Il film, lunghissimo, racconta la vita tormentata della cantante franco-italiana dalla sua adolescenza fino al tragico epilogo del suicidio. A dire il vero la vita burrascosa e sofferta della cantante, che da un punto di vista lavorativo ebbe tutto, fu caratterizzata da diversi tentativi di suicidio mai andati "a buon fine".Parlando della vita e della morte mi ha molto colpito una frase che Dalida dice nel film: vivere la vita è la vera sofferenza, perchè la morte di per se è dolce.Nelle sue parole forse il preludio a quello che avrebbe fatto, nelle sue parole l'assenza di paura per la morte forse perchè chi vive la vita con sofferenza non teme la fine.Nel riflettere su questo la mia mente è subito andata a quel signore malato di SLA che in questi giorni, a seguito di una dose di sonnifero somministrata per sua volontà, è morto. Una procedura che a quanto pare non viola la legge e che mette nuovamente l'accento sul fatto che in Italia manchi una legge sull'eutanasia.Mi sembra davvero strano che chi, autosufficiente, si possa togliere la vita mentre per gli altri questa possibilità non sia realizzabile. Attenzione non voglio giustificare la morte, penso però che nel mondo ci siano tante persone che soffrono per malattie tali da renterti un vegetale con piene capacità intellettive e che per questo motivo vogliano cessare di soffrire. Perchè penso che regolamentare la cosa non sia un invito ad uccidersi....anche perchè chi vuole farlo un modo (più o meno legale) lo trova sempre.Amoon