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C'eravamo tanto amati


C'è poco da scherzare nella questione Siria, però non voglio entrare nel fatto crudele e sanguinario compiuto dal presidente della Siria Assad qualche giorno fa: attacco chimico su città piene di civili.
Una cosa senza senso, un eccidio che il mondo pensava di aver dimenticato come brutalità e invece....invece succede che la Russia, alleato strategico di Assad nega l'attacco chimico. Ma, qualora ce ne fosse bisogno, intelligence Israeliane, Turche e non per ultima Amnesty International confermano l'accaduto.A proposito il tutto ormai fila via come l'olio su una superficie piana inclinata: non indignazione, nessuna forma di protesta civile. Alle reazioni ci ha pensato l'America di Trump che stanotte ha bombardato la base siriana da cui sarebbe partito l'attacco chimico. Un attacco poco gradito da Putin che contribuirà certamente a cambiare i rapporti tra i due presidenti.Dico cambiare perchè il flirt in campagna elettorale di Trump verso Putin è stato evidente: senza voler dimostrare intromissioni della Russia nella campagna elettorale americana (non mi interessa), dico solo che qualcosa è cambiato nella strategia di Trump.Rimosso il suo contestato stratega Bannon, a marciare ultimamente contro Trump sembrano non solo i democratici ma anche i repubblicani. A me sembra sempre più evidente che i toni, e conseguentemente, le azioni del presidente americano si stiano ammorbidendo forse per compiacere l'ala meno dura del partito di Trump.Nelle prossime ore capiremo esattamente cosa è successo stanotte, intanto un dato è certo: gli USA agiscono senza fare squadra con altri paesi, soprattutto con la Russia.Amoon