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Campi di rieducazione gay


La Cecenia, zona tormentata della Russia, viene sconvolta da un'indagine che, se confermata, avrebbe il sapore di pulizia etnica.Da una denuncia di una ONG locale e del quotidiano Novaya Gazeta si è appreso infatti che in Cecenia sono in atto delle vere e proprie ronde finalizzate a prelevare, segregare, torturare persone omosessuali. Probabilmente omosessuali, visto che uno se è gay non ce l'ha scritto in fronte. La sede di queste torture sarebbe addirittura una ex-caserma ad Argun, riconvertita a sede di "rieducazione".Dalla denuncia emergono particolari raccapriccianti: agli arrestati viene sequestrato il cellulare e successivamente, dall'analisi di questo, vengono rintracciati altri omosessuali per torturarli a loro volta.  
Alcuni ne sarebbero usciti grazie al pagamento di un riscatto e avrebbero potuto denunciare, ma è chiaro che la vita di un omosessuale in Russia da quando c'è Putin non è certo migliorata. Infatti mentre le autorità russe invitano a denunciare tramite i canali classici alle autorità, il presidente Ceceno Ramzan Kadyrov  (di cui vedente sopra una foto da sobrio) dichiara che non ci sono omosessuali nella sua regione, perchè se ci fossero le famiglie sarebbero le prime ad allontanarli.Ma cos'è un invito ad eliminarli?Questa storia mi ricorda molto la trama del libro "Bambino 44"  di Rob Tom Smith, dove nella Russia stalinista si potevano eliminare i personaggi scomodi accusandoli semplicemente di tramare contro il governo: accuse spesso anche infondate ma che erano sufficienti per far dire al regime che il Paese era al sicuro perchè il crimine non esiste (in questo caso l'omosessualità)Intanto sui giornali la denuncia è arrivata e se non altro, qualora ce ne fosse bisogno, la cosa aiuta a descrivere meglio il personaggio Putin, presidente russo con cui qualcuno aveva pensato addirittura di stringere accordi di politica estera.Mattarella è in Russia, potrà ignorare queste notizie? Intanto potete non ignorarla voi andando a firmare questa petizione su Change.org al Parlamento Europeo per chiedere la chiusura di questi campi di concentramento. Firma quiAmoon