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Vienna in 3 giorni


Tornare da una vacanza non è mai facile, anche se la vacanza in questione è durata soltanto 3 giorni. Il rientro è poi brusco se tutto inizia da un ospedale: visita programmata per madre questa volta, ma tutto ok.La vacanza è iniziata bene e finita altrettato. In arrivo a Vienna ci siamo diretti prima in Albergo a posare i bagagli e poi a fare un giro in centro. In centro noi già c'eravamo vista la posizione dell'hotel: vicino a noi il Rathauspark con vista sul magnifico palazzo del municipio. La connessione internet gratuita ha resto tutto più piacevole e permesso a noi di programmare le uscite.Così il primo giorno abbiamo percorso tutto il centro a piedi, il famoso Ring con i palazzi maestosi e storici, i giardini di rose profumate e olezzi di cavalli che trasportano carrozze per 50 euro. La sera a cena abbiamo scelto un posto tranquillo nella zona del Quartiere dei Musei, dove sostanzialmente c'è più vita. Una delle particolarità di Vienna è che se pagate con carta vi chiedono, prima del PIN, di digitare l'importo della mancia. E poi poco importa se per servirti ci hanno impiegato 3 ore: la mancia la devi.Addirittura in un posto pagando con carta il cameriere ha maggiorato in autonomia il prezzo! Dopo cena ci siamo diretti in una discoteca gay "Why not". Ingresso gratuito, si paga ciò che si beve. Se bevi birra 3 euro, se chiedi l'acqua 7-8 euro: stranezze viennesi! Il locale era carino ma per un attimo ci siamo sentiti proiettati negli anni novanta quando il dj ha messo musica come la Macarena o la Lambada.Il secondo giorno abbiamo optato per una passeggiata lungo il Danubio. Scesi dalla metro (avevamo fatto la Vienna card) ci siamo diretti al Danubio passando dal parco dei divertimenti. Qui la sosta è doverosa: un giro sulla ruota per ammirare il panorama, un giro sulle attrazioni per tornare bambini. Tutti bagnati poi in direzione DAnubio: qui un sacco di giovani, muscolosi, palestrati, boni...em....ragazzi si spogliano e si mettono a prendere il sole lungo le rive del fiume. La passeggiata è stata lunghissima: peccato che la zona sia poco attrezzata. Volevamo bere ma ci è sempre stato negato un tavolo dagli antipatici camerieri. Si Vienna non brilla per gentilezza, quindi se trovate qualche esercente gentile fategli un monumento.La sera abbiamo cenato in un locale gay: qui ci sono molti ristoranti gay dove la qualità delle materie prime non è secondaria. Abbiamo passato tutta la serata qui e alla fine dopo il conto il proprietario ci ha baciati in bocca! e vabbè! 
Foto AmoonLa terza giornata è stata dedicata ai musei: prima il museo di Sissi, con le stanze imperiali. Poi il Belvedere con il palazzo dove ci sono le opere di Klimt e un grandissimo giardino. Lunghissime camminate intervallate da pause merenda a base di torta Sacher e birra. La migliore? sicuramente all'Hotel Sacher (anche la più cara) ma sappiate che trovare una Sacher cattiva è difficile (anche se non impossibile). 
La sera la cena in un nuovo ristorante gay: anche qui, come le altre volte, ci siamo cibati del piatto tipico. Lo Schnitzel è una sorta di cotoletta gigante alla milanese servita con un'insalatina. I prezzi di Vienna sono alti, ma la qualità del cibo è sempre stata buona (anche se poco varia). Il proprietario del locale ci ha poi indirizzati in un locale gay per finire la serata: qui musica e cocktail (oltre a ragazzi gay di ogni età) hanno condito la fine del nostro viaggio.Amoon e i suoi kg in più