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Chi la dura la vince


Posso dire di aver vinto una battaglia ma non la guerra?Si, posso dirlo nella misura in cui per guerra s'intende il mio completo trasferimento dal mio paese adottivo a Torino.Venerdì scorso scadevano i termini della proposta che avevo lanciato sull'appartamento che tanto mi piaceva. Non avendo ricevuto segnali dall'agenzia la prima cosa fatta è stata chiamarli: "Mi sarei aspettato una vostra telefonata, non mi avete fatto sapere nulla" dico loro."Eh ma devi sapere che la proprietaria ha una situazione lavorativa difficile e poi tanti problemi in famiglia con i genitori anziani...serve del tempo...". Io, che nel frattempo avevo perso una casa che mi piaceva tanto, decido di essere accondiscendente ma di non concedere troppo tempo: "Va bene, ma non vado oltre martedì" dico loro.Tornando a casa dei miei genitori quel venerdì in auto cercavo di distogliere la mia mente dalla casa e di pensare ad altro. Ad un certo punto la telefonata: "Amoon, ci siamo sentiti prima del previsto visto? La proprietaria ha fatto una controporoposta, vieni qui verso le 18.30 per discuterla".Così cari amici, preso atto della controproposta, ho controfirmato gettando così le basi per quella che (spero) sarà la mia casa del futuro, la casa torinese che io ho sempre sognato. Quella casa mi ha colpito fin dall'inizio, fin dal momento in cui l'ho vista in foto, fin dal momento in cui l'ho vista. Ho girato 15-16 appartamenti, ma nulla mi aveva colpito come quella casa e dopo la firma la gioia è stata incontenibile.Ora il prossimo passo è gestire il trasloco e per questo mi sto muovendo per farmi fare dei preventivi. Un primo, importante, passo è stato fatto.Amoon