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La Vuotezza


Ma esisterà questa parola?Non lo so ma siccome ai poeti è concessa la licenza poetica, io che sono il poeta del superfluo me la prendo.Che dirvi: è stato un lungo week end con alti e bassi, divisi fra la gioia del compleanno di mamma (una festa riuscitissima) alla tensione delle visite mediche. Addirittura all'accettazione di una clinica la segretaria ci ha detto: "io vi avviso è una visita molto pesante, esame molto invasivo, io vi avviso eh?!". Già ma che gliel'aveva chiesto, voi? io no e francamente volevo rispondere "Ma lei è medico?" poi ho lasciato correre.Al mio arrivo a casa giovedì, ho subito affrontato la questione vacanze: mio padre non voleva partire per la Liguria. Ho usato tutto me stesso per convincerlo e alla fine ho strappato un "forse, ma vediamo dopo queste visite". Peccato che a visite fatte proprio ieri vengo a scoprire che si era andato a prenotare una visita il 21 agosto. Non mi aveva chiesto nulla, neppure il periodo delle ferie di Alassio e scoprire questa prenotazione quasi per caso mi ha fatto salire il crimine!Abbiamo litigato: mi sono sentito un idiota visto che il giovedì prima avevo parlato di tutto anche di mie cose personali pur di convincerlo, salvo poi scoprire un certo menefreghismo. La giornata di ieri dopo quell'accesa disussione è stata molto dura. Ero deluso, finito, arreso. Poi in serata, dopo l'ennesima visita medica (che ci ha dato una piccola speranza) mio padre mi è venuto a dire "Partiamo, poi se mi sento male, torniamo!".Già mi carica di questa responsabilità con queste parole ma come ho avuto modo di dirgli "si parte ugualmente, perchè so che pur non facendo lui i salti di gioia alla fine mi ringrazierà perchè starà bene". Già partiamo (forse, con lui mai dire mai) ma vi confesso che quella sensazione di stanchezza, vuotezza non mi è passata.Forse mi serve un caffè, BuongiornoAmoon