No, non è un errore: volevo proprio scrivere veranda, perchè questa storia della veranda mi ha fatto perdere 10 anni di vita.Andiamo con ordine: martedì scorso sollecito l'agenzia che cura la vendita di casa mia. Non è ancora venuto il perito della banca degli acquirenti com'è possibile? Dopo qualche lamentela la sera arriva la telefonata: venerdì sopralluogo del perito.Insomma per organizzarlo aspettavano una mia chiamata, vabbè. Venerdì appuntamento alle 11.30 sotto casa mia. Arrivo puntuale prendendo un permesso dal lavoro quando mi squilla il cell: "Sig. Amoon il perito tarda di mezz'ora". Già perito incurante del fatto che io lavoro ma vabbè, mi dico, è per una giusta causa.All'arrivo del perito lo choc: a casa mia ho una veranda sul balcone. Quando ho comprato casa è andato tutto bene, la verdanda è addirittura citata nell'atto del notaio. Stavolta però vogliono i documenti della denuncia in comune, documenti che ai tempi del mio acquisto non servirono e che quindi non ho. "Io ignoro se sia mai stata denunciata questa veranda, in caso contrario la deve staccare sperando che l'acquirente la voglia ancora comprare".Rimango basito. Per questa storia ho perso 10 anni di vita in un week end, finchè ieri l'agenzia mi richiama: abbiamo trovato i documenti in comune. Per ritirarli servono 278 euro. Così ho pagato e ora devo attendere che me li diano perchè in Italia non è sufficiente pagare per avere un documento: occorre attendere che uno si alzi dalla scrivania e lo vada a prendere e per fare questo lavoro servono dei giorni.Spero sia l'ultimo intoppo.Amoon