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Sanremo 2018: la prima nel segno di Fiorello


Rieccoci qui con la mia immancabile criticronaca di Sanremo. E' iniziata ieri la kermesse musicale ormai unica in Italia e che vanta ormai una lunga vita: arrivata alla 68 esima edizione la prima puntata di ieri sera si può dire che abbia celebrato Fiorello (se ce n'era bisogno).Abile intrattenitore, capace di svegliare i più dal torpore di alcune canzoni, Fiorello merita un bel 9. Magari ritornasse sul palco. 
Scenografia bella: aveva l'aria nuova, ma in alcuni frangenti sembrava quella dei primi anni sessanta. Insomma la scenografia è stata capace di catapultarci in diverse epoche proprio come quelle presentate da alcuni cantanti. Scenografia voto 8.Baglioni? Beh attendo a dare voti per ò la scelta di non fare il presentatore alla Pippo Baudo lo ha certamente premiato. DEcisamente più spazio alla Hunziker e lui, insieme a Favino, a fare da cornice. Si è prestato alla derisione di Fiorello ed è entrato sul palco in punta di piedi. Da dimenticare i suoi noiosi monologhi.  
Le canzoni? Per il momento il top mi è sembrato Lo stato Sociale: canzone spassosa, irriverente come l'anziana che verso fine brano si è presentata sul palco per poi mettere in scena un balletto da far rabbrividire le mie articolazioni. Voto 8. Da rivedere la canzone di Ornella Vanoni: bella, ma mal eseguita nel trio. Anche Annalisa e soprattutto Noemi non mi sono dispiaciute.Menzione pre Fabrizio Moro: lo amo...vorrei rimanere incinto. 
La delusione? Elio...ok la canzone dell'addio, ma secondo me hanno fatto di meglio.Ora non ci resta che capire se l'auditel premierà il dopo-Carlo ContiAmoon