Immagini dal mondo

Giornata contro l'omofobia


Non ho molte cose da aggiungere a quanto fatto il 17 maggio degli anni passati.Quando si parla di omofobia spesso la mente va a giovani picchiati per strada, sui mezzi pubblici, a scuola o ovunque vi sia un branco frustrato in cerca di svago. Oggi però il mio pensiero va in particolare ad un fenomeno silente e ancora diffuso: l'accettazione in famiglia di un figlio gay. Spesso quando si cerca di dare peso, anche politicamente, al nucleo famigliare ci si dimentica di riempirlo di contenuti. Per esempio cosa significa, al di là della differenza di sessi, essere famiglia?Mi chiedo cosa sia una famiglia se all'interno del nucleo famigliare sia impossibile parlare di sesso, di gusti o più in generale di quelli che sono i disagi di un adolescente che, in una fase delicata della sua vita, maturi la propria omosessualità.Ci sono ancora tanti, troppi casi di famiglie che, preoccupate più dal giudizio altrui che della vita del figlio, preferiscono "spaccarsi" davanti alla parola "sono omosessuale". Ci sono casi limite di allontanamenti dei figli, passando a "tu non devi fare il gay" al "ti passerà è solo un capriccio".Se un giorno chi parla spesso di famiglia si fermasse anche a dire quelli che sono i ruoli di ognuno all'interno del nucleo famigliare (capire, ascoltare, supportare, incitare), forse un domani avremo meno giovani che scelgono la via del suicidio.Se un giorno la famiglia facesse la famigliaAmoon