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Sanremo 2019: tra passato e futuro


La Terza serata di Sanremo ha visto sfilare gli altri 12 cantanti.Le emozioni non sono mancate neanche in questa puntata dove l'effetto sorpresa a mio avviso l'ha fatta da padrone insieme ad una folla di ospiti che si sono succeduti anche solo per qualche minuto.Si parte con Venditti che duetta con Baglioni i suoi successi per poi arrivare a Tozzi-Raf, insomma un vero salto nel passato e nell'adolescenza di chi, come me, è qui a scrivervi. Venditti (voto 7) impeccabile anche se la voce ormai sembra risentire dell'età, Tozzi-Raf sempre in gamba (voto 7). Ma che dire di Raf: a 50 anni sembra sempre un gran bel figliolo (voto: 8 per lo stato di conservazione).Tra i cantanti mi è piaciuto Irama, Ultimo ma anche i Boomdabash. Irama (voto 8) presenta una canzone con una tematica difficile ma con una bella melodia. Poi lui è un gran figo... 
Ultimo forse paga il gossip che lo voleva vedere vincitore: per carità la canzone è bella, con un bel testo, ma non vincerà (voto:7). I Boomdabash li sentiremo sulle spiagge e allora lì, come all'ARiston, sarà d'obbligo agitare il braccio e tenere il ritmo (voto 6).Tra le incursioni segnalo una Ornella Vanoni in gran forma (o alticcia). Sembra per un attimo che sia Virginia Raffaele travestita se non fosse che la Raffaele era lì accanto a lei. La sua presenza, 5 minuti, regala più divertimento di quanto siano riusciti a fare i comici fino ad oggi. La Vanoni conclude poi il suo intervento dicendo che è lì sul palco a titolo gratuito, ma ricorda che la Rai non deve prenderci gusto (Voto 9). 
Vista la cattiveria di prima devo direi che ieri sera è emerso il talento di Virginia RAffaele (voto 7): il pezzo del disco rotto, già visto anche nella sua trasmissione in RAI, fatto dal vivo merita una menzione. 
Concludo con la presenza, anche qui a mezzanotte (ma perchè??), di Serena Rossi (voto 9) che interpreta Mia Martini nella fiction che andrà in onda MArtedì prossimo. Magistrale la sua esecuzione di "Almeno tu nell'universo". La Rossi ha detto due cose importanti: la prima che Mia Martini non era solo "la storia delle maldicenze" ma tante altre cose che l'aveva resa grande, e in secondo luogo che sul palco dell'ARiston era giunto il momento di chiederle scusa. 
Standig ovationAmoon