Ecco ci siamo. Ormai manca poco e venerdì finalmente ci sarà la conclusione delle mie sofferenze...anzi no...ci sarà il chiarimento. Eh si credo che comunque andrà a finire questa storia mi lascerà una ferita nel cuore perchè in fondo per me lui rimane e rimarrà il mio amore...ma questo, ne sono certo cari lettori, non mi impedirà di dire tutto ciò che penso e che mi ha infastidito in questo periodo. So che farà male quanto gli dirò, ma non mi importa perchè in fondo sono cose che dovevo dire da un pezzo (il mio essere continuamente trascurato, telefonate sempre più brevi e sintetiche senza contenuto sentimentale, e ultimamente anche scuse banali che si sono "inventate" per giustificare la difficoltà nel vederci) e ho sbagliato a non farlo prima!!Ora basta! Se mi vuole bene capirà esattamente cosa voglio e perchè glielo dico e, se vorrà continuare, mi farà capire che mi vuole bene ...lui sa perfettamente cosa dire e cosa fare.Se si è stufato di me invece be...allora sarà la fine..ho dedicato 3 anni della mia vita a lui buttandomi a capofitto in una storia difficile animato solo da un sentimento che è cresciuto giorno per giorno. Sono contento di averlo fatto, lo rifarei perchè mi ha aiutato a capire che posso voler bene seriamente a qualcuno e a sentirmi meno imbranato. Ma sia chiaro lo rifarei solo se dovessi tornare indietro: sarebbe sbagliato se non facessi tesoro di questa esperienza. Credo proprio cioè che nel mio futuro non ci sarà più spazio per una storia a distanza.Ecco dunque venerdì andrò a Firenze...città che per noi vuol dire molto: lì ci siamo messi insieme, lì il primo bacio, lì siamo tornati ad ogni anniversario. Il treno sul quale salii 3 anni fa accompagnava oltre il sottoscritto anche tutta la mia gioia, la mia emozione e la voglia finalmente di condividere....Non so cosa porterà questa volta questo treno: lacrime o gioia? Vi confesso, cari lettori, di avere tantissima paura....spero solo di riuscire ad affrontarla col giusto spirito e a trovare le parole più giuste per non far soffrire nessuno.
