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Parroco si finge morto per attirare i fedeli


Attira i fedeli alla celebrazione del giorno di Ognissanti con un falso avviso funebre che annuncia la sua morte: la singolare iniziativa è di don Giovanni Gatto, originario di Montebelluna (Treviso), parroco della frazione aquilana di Tempera, che conta ancora centinaia persone sfollate in vari alberghi della regione. In un momento in cui i parroci - ora che gran parte delle tendopoli sono state smantellate - stanno cercando di recuperare un'unità parrocchiale, facendo i conti con chiese distrutte e locali inagibili, don Giovanni ha chiesto a un'agenzia funebre di tappezzare la frazione di false epigrafi per attirare i fedeli in chiesa. In molti, incuriositi dall'avviso, hanno risposto all'appello partecipando alla messa. «In realtà - sottolinea don Giovanni - il mio è un avviso parrocchiale a tutti gli effetti in cui il sacerdote invita i suoi fedeli a partecipare con gioia alla solennità di tutti i Santi. Ammetto - aggiunge sorridendo - che la scelta di chiamare in causa un'agenzia funebre e il fatto di aver scritto il mio nome a caratteri cubitali possa aver attirato l'attenzione in maniera particolare». Una sorta di "marketing liturgico" quindi, per cercare di tenere viva la comunità parrocchiale in attesa di trovare una sistemazione alternativa alla chiesa distrutta. Intanto, oggi, don Giovanni ha inaugurato una prima struttura in prefabbricato dove celebrare le funzioni liturgiche, realizzata anche con il contributo di diecimila euro della Avis di Treviglio.(fonte:notizieincredibili.yolasite.com)La crisi delle vocazioni è certamente pari alla crisi dei fedeli: molti si proclamano cattolici, pochi vanno in Chiesa, pochissimi osservano i sacramenti. Non credo sia la mia opinione, ma semplicemente un dato di fatto.Viviamo in uno stato laico che però non è laicista: viene riconosciuto il valore della religione cattolica come radice culturale del nostro Paese. Forse anche per questo le sentenze della Giustizia italiana fino ad oggi si sono espresse contro l'esclusione del crocifisso dalle aule delle scuole.Qualche giorno fa il Vaticano si era lamentato per l'assenza di riferimenti religiosi all'interno della Costituzione Europea. Forse anche per questo, a seguito di una protesta ufficiale di una signora finlandese, la Corte Europea ha stabilito che il crocifisso nelle aule scolastiche deve scomparire.Sono sempre critico nei confronti della Chiesa e del Vaticano, però mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione e pazienza due aspetti.Il primo, può la Corte Europea decidere una cosa valevole per tutta la Comunità e imporla, infischiandosene di usi, costumi e tradizioni di ogni singolo Paese?Il secondo, se vale questo principio credo che allora si debba vietare il velo alle ragazzine islamiche che usufruiscono delle scuole nella Comunità. Se non ci devono essere simboli religiosi, la regola vale per tutti. Non credo sia un problema di religione, almeno dal mio  punto di vista, ma di coerenza.Buona giornataAmoon