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Messaggi di Marzo 2018

Il Mondo in una sedia

Post n°2646 pubblicato il 29 Marzo 2018 da amoon_rha_gaio
 
Foto di amoon_rha_gaio

http://www.toronews.net/wp-content/uploads/sites/2/2016/11/senza-categoria/mondo.jpg

Sembra che ormai il mio blog sia diventato una sorta di necrologio. Una settimana da dimenticare questa, iniziata con la morte di Frizzi che mi ha colpito parecchio, e terminata con quella di Emiliano Mondonico.

Per chi non è tifoso il nome non dirà nulla, ma Emiliano Mondonico è stato l'allenatore dell'ultimo Torino calcio vincente. Con lui allenatore e Borsano presidente il Torino ebbe una delle squadre più forti dell'ultimo ventennio: Martin Vasquez, Scifo, Casagrande, Lentini, Bruno.

 

http://www.delinquentidelpallone.it/wp-content/uploads/2015/03/o-MONDONICO-facebook-640x300.jpg

 

Con quella squadra Mondonico raggiunse la finale della coppa Uefa da dove uscì sconfitto senza perdere. Pareggiò a Torino e ad Amsterdam: celebre, proprio durante la sfida nella cittadina olandese, la scena in cui alzò la sedia al cielo perchè quel pallone nella porta avversaria proprio non voleva entrare, perchè l'arbitraggio non ci stava aiutando, perchè il Toro meritava la vittoria!

Mondonico fece sognare i ragazzini come me che, dopo anni di sofferenze, finalmente vedevano una squadra lottare per qualcosa di importante senza "scansarsi".

Un male brutto se l'è portato via, lui che ha combattuto fino alla fine.

Non nego che mi piacerebbe che la curva dove siedo tutte le domeniche in cui vado allo stadio a vedere il Toro porti il suo nome: sarebbe bello dare il nome di Curva Mondonico a colui che dentro e fuori dal campo ha incarnato davvero lo spirito del combattente.

Ciao Mondo, forza Toro!

Amoon

 
 
 

Ciao Fabrizio!

Post n°2645 pubblicato il 28 Marzo 2018 da amoon_rha_gaio
 
Foto di amoon_rha_gaio

http://www.rainews.it/dl/img/2017/10/310x0_1508936429633.1.jpg

Mi sono reso conto di essere stato ripetitivo sui social, in particolare su Twitter dove ho praticamente solo scritto e retwittato frasi, pensieri su Fabrizio Frizzi e me ne dispiaccio anche se solo fino ad un certo punto.

Lunedì tornato a casa non ho fatto altro che guardare trasmissioni dedicate a lui e non vi nego di essermi commosso. All'inizio mi sono pentito perchè mi dicevo: "Ma è un personaggio dello spettacolo, nemmeno lo conoscevo perchè versare lacrime?". Insomma mi sono sentito un perfetto idiota.

Poi però ho ripensato a quell'abbraccio che Frizzi diede all'ultimo campione de L'Eredità, abbraccio che fin da subito ho trovato sincero. Non so come spiegarmelo, una sorta di sensazione, di empatia. Ebbene io di questa empatia non voglio vergognarmi perchè fa parte della mia natura: sono fatto così.

Eppoi in fondo Frizzi è l'esempio di come sensibilità e gentilezza alla fine paghino: ieri alla camera ardente oltre 10000 persone. Peccato che nel mondo del lavoro certe caratteristiche di comportamento non paghino, anzi in genere gli animi buoni vengono sopraffatti dai lupi che ci sono in qualsiasi ambiente.

Ecco trasportando questi concetti al mondo virtuale, sarebbe bello se ogni tanto i "leoni da tastiera" si fermassero e capissero che le loro frustrazioni non possono essere alleviate facendo gli haters, insultando gratuitamente. E questa vale per i personaggi noti, come per esempio chi definì Frizzi "uomo dagli occhi stropicciati per aver dormito poco a causa della prostata" (stranamente ieri silenziosa su twitter), ma anche a quelli meno noti.

Oggi i funerali di Frizzi. Ieri mi chiedevo: "Ma perchè certe malattie brutte non vengono mai a chi fa del male, a dittatori ai guerrafondai...ai mafiosi, nulla a loro nulla".

Ciao Fabrizio! mi mancherà il non sentire più il tuo "a domani"

Amoon

 
 
 

Non siamo immortali

Post n°2644 pubblicato il 26 Marzo 2018 da amoon_rha_gaio
 

http://www.corrierequotidiano.it/sites/default/files/2018-03/frizzi.jpg

C'è forse una credenza non detta, una di quelle cose che senza averla letta sai che è così punto e basta, secondo cui i personaggi dello spettacolo non possano mai morire. Quelle cose, la morte, capitano alla gente comune, cioè quella schiera di persone la cui scomparsa fa male solo ad una stretta cerchia di parenti e amici.

La scomparsa di Fabrizio Frizzi proprio questa notte stravolge questa regola non scritta prima di tutto perchè Fabrizio fa parte a pieno titolo della gente comune pur essendo uomo di spettacolo da tempo.

Fabrizio ho imparato ad apprezzarlo alla conduzione dell'Eredità, il programma preserale di Rai1. E' entrato nel quotidiano in punta di piedi facendosi apprezzare per la sua semplicità, ironia e autoironia. In una sola parola sono certo di poter dire, senza averlo mai conosciuto, che Fabrizio è ed è stato una persona per bene.

Mi mancherà molto all'ora di cena quando lo vedevo e in fondo è stato molte volte con me a tavola senza mai lamentarsi ma col sorriso stampato sul volto.

Spero che la RAI possa intitolare lo studio dove viene registrato il programma "L'Eredità" a Fabrizio. Se lo merita.

Ciao Fabrizio

Amoon

 
 
 

Riflessioni sul Toro

Post n°2643 pubblicato il 19 Marzo 2018 da amoon_rha_gaio
 

http://www.toronews.net/wp-content/uploads/sites/2/2016/08/gazzanet-toro/bologna/GettyImages-597184186.jpg

Ieri, come tutte le domeniche casalinghe, ero allo stadio a vedere il Toro. Ormai sono abbonato da 3 anni e la partita di pallone è diventata una piacevole abitudine per me.

Però ieri è stato davvero troppo: ok patire freddo, gelo o gran caldo per vedere una partita di pallone, però è inaccettabile vedere uno spettacolo indegno sapendo quanto queste persone guadagnano e quanto guadagno io, spettatore.

Il Torino ieri ha perso con la Fiorentina, dimostrando non solo di non essere squadra, ma anche di non avere leader dentro e fuori dal campo.

Partiamo dal capitano: Belotti. Osannato per le precedenti brillanti stagioni, ha iniziato questo campionato senza mai uno straccio di dichiarazione. Confesso che all'inizio mi sembrava pure triste e dava l'impressione di giocare nel Toro perchè costretto, lui che forse voleva essere ceduto.

La sua svogliatezza si vede in campo e se la si confronta con la sua caparbietà degli anni passati, quando andava anche in difesa a prendersi i palloni, beh è inaccettabile.

Una squadra costruita da Mihajlovic dice il presidente. Vero. Ma perchè il Milan col cambio di allenatore vince e il Toro no? Anche il Milan era stato costruito per Montella.

Aver citato Belotti non vuole certo salvare il resto della squadra svogliata e poco affamata come invece dimostra di essere l'Atalanta, con un budget molto più basso del Toro. Ecco perchè io condivido le proteste dei tifosi di ieri anche se non completamente: non è una questione di quantità di soldi investiti, ma di qualità. Non si può accusare Cairo, presidente del Toro, di vendere i migliori quando l'Atalanta fa lo stesso e con una banda di sconosciuti vince.
La gente vuole via Cairo? benissimo...ripeto quello che ho detto ieri a due tifosi di una certa età che rimpiangevano Pianelli. "Sono cambiati i tempi. Ora ad un calciatore se prometti il doppio dello stipendio è lui che chiede di andarsene. E poi volere un altro presidente....ma se quando il Toro è fallito e si poteva rilevare ad 1 euro non c'era la fila. Ma di cosa parliamo?". Qualcuno ieri allo stadio ha rimpianto Borsano...ho taciuto!

Che delusione ieri aver patito freddo, perchè ieri allo stadio faceva veramente freddo, e vedere uno spettacolo indegno. Invece di fare sconti per portare la gente allo stadio, fate sconti a chi ha posto in voi fiducia facendo un abbonamento e poi non è stato adeguatamente ripagato.

Amoon

 
 
 

La Svolta?

Post n°2642 pubblicato il 16 Marzo 2018 da amoon_rha_gaio
 
Tag: lavoro

https://wmn.hu/picture/49037/original/46/00046025.gif

Ieri preso dall'insoddisfazione sono andato a parlare al capo.

"io sto facendo queste cose di mia iniziativa però preferirei affiancare qualcuno qui per vedere come svolge il lavoro....Poi se tu hai delle idee diverse per me va bene".

Ero profondamente imbarazzato. MArtedì scorso mi aveva annunciato una riunione che poi non era stata fatta. E ovviamente tutto era caduto nel silenzio più assoluto. E' vero che negli ultimi mesi il capo è stato via per una lunga malattia, però l'immobilismo da parte sua ormai mi sembrava inaccettabile.

A questo bisogna aggiungere che i colleghi non sono tutti bravi: pare ci siano delle lotte intestine alle quali, vi confesso, non sono abituato.

Alle volte mi chiedo se ho fatto la scelta giusta nel cambiare città e lavoro.

In ogni caso dopo la chiacchierata di ieri col capo, dopo 5 minuti è arrivata la convocazione per una riunione fra colleghi con il dirigente.

Che si inizi ad intravedere la luce in fondo al tunnel?

Amoon

 
 
 
 

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