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Il libro-Nuova introduzione.


"Come di solito, anche quella sera era in ritardo! Stava sistemando le ultime cose, frettolosamente, timorosa di dimenticanze, quando entrò il classico cliente dell'ultimo minuto! Una certa rabbia si sommò alla sua ansia dovendo attardarsi ulteriormente e rubar tempo a chi invece le premeva, ancora in attesa; già con la mente vagava per casa sua, nel suo piccolo appartamento alle porte di Viganello, vecchia e pittoresca cittadina di case abbarbicate, ai piedi della montagna, proprio adiacente il lago. Voltò lo sguardo, con movenza implorante, per poter incrociare Matteo; finalmente lo vide. Gli fece cenno con la mano e lui si avvicinò sorridente, con espressione accomodante. Matteo Balestra era un quarantenne d’aspetto curato. Altezza 1,85, snello, carnagione dorata, capelli chiari, occhi verdi. Era collega di Dora Nalini, invece 44enne, bruna e carina, più bassa di venti centimetri. Uno splendido sorriso e due neri occhi sinceri la rendevano gioviale ed attraente; era divorziata da quasi sei  anni e madre di due figli: Sara di 16 anni e Giulio di 21. Dora e Matteo lavoravano insieme da quando si erano trasferiti a Milano ,nel grande magazzino "General iper" e vendevano di tutto; erano addetti al reparto profumeria. Quel cliente improvviso s'era dimenticato che fosse l’anniveversario della moglie e la sua premura era evidentemente ben motivata tanto che Dora non si oppose nell’assecondarlo; insieme cercarono il regalo più adatto per celebrare l’evento. Lui si premurava in giustificazioni con Dora sottolineando la sua dimenticanza, porgendo scuse per averla intrattenuta oltre l’orario; sembrava consapevole della sua ansia di sortire. -Hai bisogno di aiuto? - Domando Matteo, preoccupato dell’inconveniente. Dora rispose: - Puoi aspettarmi? Farò un pò tardi! – Simultaneamente volse attenzione al cliente per indurlo a sbrigarsi. - Aspetterò in macchina. - rispose Matteo. Poi aggiunse: - Cerca di far presto; ho un impegno! –Anche lui intendeva velocizzare la scelta del cliente. ... forse è un po' tardi, ma non mi dimentico.