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L'oscura presenza.


La sfilata procedeva come previsto,mentre Bruno si guardava intorno svogliato ed ozioso.Era stanco di vedere le solite facce sagomate,rifatte chirurgicamente ,prive di espressione e inabilatate a mostrare la benchè minima emozione.Ad attirare maggiormente la sua attenzione fù una figura d'uomo,che li osservava,in lontananza.Non avrebbe mai potuto dimenticarlo,era soltanto ingrigito dal tempo...ma non abbastanza,da non riconoscerlo.L'aria diventò improvvisamente gelida,un brivido lo percosse lungo la schiena,contraendogli il volto già impallidito,allargò le narici ,mentre stringeva con forza il pugno facendo diventare bianche le nocche della mano...avrebbe voluto lanciarglielo sul viso,invece,rimase lì, impietrito dallo sgomento.Dora si accorse dell'improvviso cambiamento,e si girò verso la direzione dello sguardo pietrificato di Bruno."Io lo conosco quello!"Esclamò Dora dopo aver osservato attentamente l'oggetto dell'attenzione di Bruno.La voce eclatante di lei allentò la tensione che lo aveva investito."Dove lo hai visto?"le domandò con apprensione...l'affermazione di Dora lo aveva allarmato,e non poco!"Lui è il cliente ritardatario di qualche settimana fà,si proprio quello!"Esclamò sempre più convinta...poi lo sguardo le si addolcì nel ricordo quando aggiunse dolcemente:"E' stato quella sera che ci siamo incontrati,anzi scontrati al bar"."Lo hai più visto?"domandò teso e preoccupato Bruno."No,non più...però a pensarci bene,quella sagoma,mi pare di averla intravista una altra volta"."Quando?"domandò, stringendole inconsciamente il braccio."Mi fai male!"asserì Dora."Scusa,non me ne ero accorto"le disse addolcendo il suo tono di voce.Stavolta fù con evidente apprensione che le ripetè:"Quando lo hai visto?""Non sono certa che sia lui...ma la sua sagoma è inconfondibile".Dora assunse un aria dubbiosa e proseguì:"Fù quella sera che incontrai te e Samantha"."Ti ha fermata?ti ha detto qualcosa?"domandò sempre più agitato Bruno."No,solo seguita...almeno credo,e non era la prima volta,anche se l'ho vista indistintamente,ho associato la sagoma a quella che abbiamo visto fuggire quella sera che mi hai accompagnato a casa con la diane,dopo il lavoro".A quel punto Bruno non perse più tempo si alzò di scatto,e si avviò di corsa verso di lui.Dora si girò di scatto,turbata da quel folle inseguimento di Bruno incurante della gente che lo guardava sbigottita e allarmata.La figura era sparita dalla sua vista,ma lui imperterrito,continuò ugualmente la sua vana corsa fino all'uscita dall'albergo.Di quell'essere spregevole non c'era più traccia,rassegnato e ancora sconvolto dall'incontro ritornò al suo posto scusandosi con i presenti che lo guardavano allibiti.Si sedette vicino a Dora ,che tremante e angosciata attendeva il suo ritorno,le circondò le spalle con un braccio,e attirandosela a se ,le avvicinò la bocca all'orecchio,sussurrandole dolcemente:"Và tutto bene,ora sono quì con te".Dora si girò,puntandole in viso due occhioni angosciati,con tono deciso e perentorio, gli disse:"Dopo mi spiegherai cosa è successo,ora no,non è il momento,ne  il luogo adatto".Si girarono verso la sfilata ancora storditi per l'accaduto,stringendosi forte la mano,quasi a volersi rassicurare entrambi.In quel momento Dora capì che non era soltanto lei ad avere un disperato bisogno di lui.