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La vita... la più grande opera d'arte che si sia mai vista.


E mi racconto anche mentre cammino; nell'osservare le persone che mi circondano con la meritata considerazione che ogni essere umano dovrebbe avere: anche perché ognuno di loro racconta una storia diversa. Li vedo mimetizzarsi nei colori del loro umore,del loro vissuto e dei problemi che li affliggono.In alcuni, il grigio della noia si mescola con il nero della sofferenza colorato di tanto in tanto da venature di verde: il livore che spesso invade gli animi sofferenti o che per sua natura nel corso della vita tanto magnanimi non sono stati.Mi distrae la gaia risata di un bambino;  il sorriso affettuoso di una persona amica; la dolcezza nelle rughe di un viso anziano che mi guarda con tenerezza ricordandoti fanciulla... e così l'alone che li circonda si colora di rosa e di azzurro e di un bianco soffice come le nuvole.Infine entro nella mia casa;  mi accoglie il calore dei colori del mio arredamento della mia cucina: con le sue stoviglie colorate; e il grigio metallico degli utensili vari . Suoni,profumi e aromi si mischiano: creando l'atmosfera giusta nel mio habitat; che di certo non sfugge all'ospite attento,a volte anche a quello meno attento.Ho voluto che fosse così la mia vita. Preferisco immaginarla con fate e folletti: immersa in una favola per attutire i brutti colpi che non risparmiano -nessuno me compresa.Mi piace pensare ai gai eventi come alla magia di una fata buona; e a quelli cattivi come le birichinate di folletti impertinenti e cattivelli.Colorare con la fantasia gli eventi quotidiani,considerando la propria vita la più bella opera d'arte che sia mai esistita.