Imperfezioni

Post N° 55


TORINO 2007.Un professionista a un concerto di professionisti. In comune un linguaggio col quale si intendono benissimo.Grazie per questo post, Ugo.  Non ero li con te, ma mi hai trasmesso un pezzettino di gioia raccontandomi come è andata.Io so che l’energia di cui parli  ce l’hai dentro.E’ l’energia con la quale hai suonato per me e per altre migliaia di persone nel tour di questa estate.Te lo dice una che sul palco vedeva e sentiva solo te.Ti abbraccio. .                                          
Una volta tanto la polizia che serve a qualcosa.Il traffico a Torino per il concerto è ben gestito. Si fa coda, ma si va. Mangio un panino ed entro.C’è un gruppo napoletano che fracassa i maroni con le sue tarantelle da festa del primo maggio. Poi un trio inutile. Suonano da dio, ma sono i cloni dei Police.  Chissenefrega, penso. Poi mi dicono che è il gruppo del figlio di Sting e penso chissenefrega nuovamente. Finalmente arrivano loro, quelli veri. Palco bello ma non da grande evento. Ci son solo loro tre. Nessun turnista. Non me l’aspettavo. Cazzo, tutta sera basso chitarra e batteria? Che due maroni…Escono al triplo del volume degli altri come tutte le stars.Dopo tre secondi ci son dentro fino al collo.Sting canta da urlo, Steward Copeland ti chiedi come faccia. Ma che cazzo ha fatto in questi anni, ha continuato a studiare?Hanno tiro, tiro e tiro.I pezzi sono ancora magnifici e loro danno l’anima.E qui la grande lezione. Mi chiedo se anche per loro, alla trentesima data, ‘Roxanne’ diventa come ‘Piccola Katy’ e mi rispondo che si , non può essere che così. La ripetitività stronca ogni cosa. Ma loro sono la, forti, energetici che suonano come delle belve.Andy Summers arranca un po’ vicino ai due leoni, ma ci sta. Può essere che serva proprio lui, uno così, per l’equilibrio della cosa.Vecchie sensazioni si risvegliano dal letargo. Il mio primo disco che gira e un suono mono e stridulo che esce dalla cassa. Un lp, mono also stereo, John Lennon che grida un disperato 'help!' Energia. L’energia che avevo, il bisogno di trasmetterla. Poi la prima chitarra, il primo basso, i primi concerti.Di quando parlo? Un secolo fa? Le luci si spengono. Ripenso al concerto felice di essere stato la, con loro...