Imperfezioni

Post N° 204


La nauseaHo letto "La nausea" di Jean Paul Satre anni fa ma non lo avevo capito fino in fondo. Il concetto di nausea profonda di fronte a situazioni della vita. Nausea che entra nelle viscere e si diffonde in tutto il corpo fino ad annientarti . Ora lo comprendo, lo condivido e lo vivo sulla mia pelle. Quando qualcuno ti fa venire la nausea con il suo opportunismo, con la sua avidità e con la sua cupidigia bisogna  E-L-I-M-I-N-A-R-L-O.-Diffidate delle donne che puliscono la casa in modo maniacale. Lo fanno perchè sono sporche dentro.-"Mi sembra di appartenere ad un’altra specie.
Escono dagli uffici dopo una giornata di lavoro, guardano le case e le piazze con aria soddisfatta, pensano che è la loro, la città, una bella città borghese.Non hanno paura, si sentono a casa propria… Gli imbecilli. Mi ripugna pensare che sto per rivedere le loro facce solide e rassicurate, irritanti nella loro rispettabilità stereotipata e nella loro spocchia.Vivono in mezzo alle cose ereditate, ai regali, ad ogni mobile. Pendole, medaglie, ritratti, conchiglie, fermacarte, paraventi, scialli. Il passato è un lusso da proprietari.Ed io dove potrei conservare il mio? Non ci si può mettere il passato in tasca; bisogna avere una casa per sistemarvelo. Io non possiedo che il mio corpo; un uomo completamente solo, col suo corpo soltanto, non può fermare i ricordi, gli passano attraverso.L’uomo è una passione inutile e ciascuno di noi è un carnefice per gli altri. Ogni essere nasce senza ragione, si protrae per debolezza e muore per combinazione.La nausea non è in me: io la sento laggiù, sul muro, sulle bretelle, dappertutto intorno a me. Fa tutt’uno col caffè. Sono io che sono in essa".--