Imperfezioni

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---Forever -Chiamarsi per cognome è una tipica caratteristica scolastica. La cosa buffa è che anche a distanza di vent'anni si continua a farlo come fosse una cosa naturale. Senza contare i nomignoli, i soprannomi e i suoni onomatopeici. E' una cosa molto intima, ormai fuori dalla realtà, che solo chi l'ha direttamente vissuta nell'adolescenza, ne apprezza il significato. Poi ci si scruta, per vedere se il tempo ha segnato i ricordi che erano rimasti per anni nelle nostre menti. "Ma sei uguale!" è la bugia più grossa, ma a volte, qualcuno, riesce a mantenere le stesse identiche caratteristiche somatiche, come fosse passato solo un quarto d'ora.Dopo i convenevoli si passa al riassunto breve delle nostre storie. E' incredibile come sia difficile riassumere in poche parole la propria vita. Io ho fatto presto, ho risposto "un gran casino" e me la sono cavata.Però non è importante il presente. E' importante il passato. Le cazzate fatte in classe, i professori che ci stavano sulle palle, i compagni secchioni che non sono venuti alla cena, la gita scolastica, la bidella. Tutto è proiettato nel passato e per un attimo ci si sente ancora giovani, con matite e pennelli tra le mani, durante l'ora di ornato (che oggi non si chiama nemmeno più così).Una cosa sola so: certe amicizie rimarranno nei secoli dei secoli, nonostante ci si veda ad intervalli ventennali. Il motivo però non lo so. E' così e basta. Un ringraziamento speciale ad Andreagali per essere riuscito a fatica a rendere possibile questo commovente incontro al ristorante "Steak azzi".Alla prossima, miei cari.Ora sorridete, please!- 
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