“Virtualizzare” la vita? No! Sarebbe come restare al cinematografo a film finito; mondare la verdura e mangiar la mondatura; ricevere un dono meraviglioso, buttare il regalo e tenersi la confezione... No, io la vita voglio viverla, respirarla, goderla, assaggiarla, annusarla, “sentirla” con tutti i sensi. Voglio camminarci in mezzo, sbatterci il muso, guardarla in faccia. Voglio gioire e ridere, cantare e ballare, ma anche piangere e disperarmi, cadere e rialzarmi. E non importa quante volte mi sbuccerò le ginocchia e quante ferite mi procurerò in questo mio ostinato VIVERE, perché ogni cicatrice sarà lì a ricordarmi che ho vissuto REALMENTE, ma soprattutto PIENAMENTE!
Vita
“Virtualizzare” la vita? No! Sarebbe come restare al cinematografo a film finito; mondare la verdura e mangiar la mondatura; ricevere un dono meraviglioso, buttare il regalo e tenersi la confezione... No, io la vita voglio viverla, respirarla, goderla, assaggiarla, annusarla, “sentirla” con tutti i sensi. Voglio camminarci in mezzo, sbatterci il muso, guardarla in faccia. Voglio gioire e ridere, cantare e ballare, ma anche piangere e disperarmi, cadere e rialzarmi. E non importa quante volte mi sbuccerò le ginocchia e quante ferite mi procurerò in questo mio ostinato VIVERE, perché ogni cicatrice sarà lì a ricordarmi che ho vissuto REALMENTE, ma soprattutto PIENAMENTE!