...O meglio, QUALCOSINA, TALVOLTA, potrei...Ma spesso sono troppo stanca e non mi va...Credo che riposare, ogni tanto, sia un diritto innegabile visto che: lavo, stiro, cucino e faccio la spesa per quattro persone;presenzio a tutte le riunioni scuola-famiglia;le visite mediche e di controllo per i figli son tutte mie;i loro problemi, pure;le feste di compleanno (loro e degli amici)? Pensiero mio;se si fanno male o si ammalano, altro pensiero solo mio;ecc., ecc., ecc. (sì lo so che ecc. non si ripete, ma mi piaceva così!
)Però non fraintendetemi: quest'invettiva non è contro i miei figli, ci mancherebbe altro!Ho scelto di essere madre e sono felicissima di esserlo diventata, nonostante le incombenze, le preoccupazioni e le responsabilità che questo comporta. Tuttavia quando li ho concepiti non ero sola: avevo un uomo (il loro papà, nonché mio ex-marito) che attualmente è del tutto ASSENTE... Beh, se avessi voluto una situazione così, mi sarei rivolta a una banca del seme e il risultato sarebbe stato lo stesso! Invece no; avevo scelto una persona che ritenevo "degna" di assolvere il delicatissimo compito di genitore, ma mi sbagliavo. Ho fatto, per così dire, un grosso errore di valutazione e ora ne pago le conseguenze tutti i santi giorni, zitta e muta (ma almeno nel blog lo voglio URLARE, se permettete... e se non lo permettete o vi annoiate, potete sempre uscire
)...Tutti i santi giorni -dicevo- e a volte faccio una fatica pazzesca a organizzare le giornate, a far conciliare orari, impegni ed esigenze di tutti. Senza considerare che c'è anche da lavorare e siccome al momento son la sola a portare la "pagnotta" a casa (lui usa il contagocce anche in quello e manda quel che gli pare quando gli fa più comodo!) e poiché, come voi senz'altro saprete, un solo stipendio in casa molte volte non basta, ecco che spesso mi tocca lavorare per due!E meno male che i miei figli hanno poche pretese, son bravi, collaborativi e aiutano molto. La maggiore, ad esempio, non avendo impegni di lavoro continuativi, quando è libera si occupa dei fratelli più piccoli e della casa; il secondo va a buttare la spazzatura, fa la doccia al piccolo e a volte, quando non ha impegni scolastici, mi solleva dall'incombenza della spesa o, che so io, se dobbiamo fare una visita medica, va a tenermi il posto dal dottore finché non arrivo, oppure va a consegnare e ritirare documenti e altri lavoretti del genere. O,ad esempio, se decidiamo di far la pasta in casa, sta lì e mi aiuta e così via; l'ultimo, pur essendo ancora piccolo, è già abbastanza autonomo. Però mi chiedo: è giusto che due ragazzi e un bambino debbano crescere anzitempo? O prendersi responsabilità che un "adulto" non ha saputo o voluto assumersi?? Bella la vita per chi sta sempre in vacanza! E poi magari t'arriva un giorno e dice: "Io sono il padre"?? Ma padre de che? Di chi? Troppo comodo fare il genitore così! A distanza, spettatore delle loro vite e di tutte le loro difficoltà!Scusate lo sfogo... Non mi lamento della mia vita, anzi sono contenta e orgogliosa per ciò che faccio e per ciò che fanno anche i miei figli e per nulla al mondo vorrei una situazione diversa o un aiuto che non fosse quello del loro padre (questo lo sottolineo per i malpensanti); dico solo che a volte sono stanca, ma accetto anche questa mia stanchezza e la "coccolo" perché la trovo normale e umana.Quando si costruisce tanto quanto ho costruito e ancora sto costruendo io ci si stanca, c'è poco da fare! Ma sono consapevole che c'è un tempo per seminare e un altro per raccogliere; nel primo ci vuole grande impegno e costanza, nonché pazienza... E siccome ho tutt'e tre le doti, nutro la grande speranza che forse un giorno potrò anche raccogliere... E quel giorno non dovrò dire grazie a nessuno e potrò perfino GRIDARE:"E' tutto merito mio!" QUANDO SEI MARTELLO, BATTI; QUANDO SEI INCUDINE, "STATTI"