Torno ad urlare

Oggi, un anno di blog


...365 giorni in cui tante cose sono cambiate, tante ne sono accadute. E di tutte queste, molte le ho condivise con voi, trovando un'accoglienza e un calore che mai mi sarei aspettata di trovare in un ambiente virtuale. Tantissimi i contatti, alcuni dei quali spariti dopo un po' perché non facevano al caso mio o io non facevo al caso loro (e mica è obbligatorio piacere a tutti o farsi per forza piacere tutti!), ma quelli rimasti sono, secondo me, i migliori. Persone con cui ho tuttora un'amicizia reale e che continuo a frequentare anche fuori da qui. Non so, forse si sono rese conto che sono esattamente come mi presento qui dentro, senza trucchi e senza inganni, e credo che questa sincerità, alla fine, paghi. Certo, è molto più faticoso essere autentici che fingersi ciò che non si è, traendo in inganno e attirando a sè le persone con la menzogna e la falsità, ma alla lunga i PERSONAGGI si dissolvono come bolle di sapone e gli altarini si scoprono sempre, immancabilmente! Le PERSONE, invece, restano e, a mio parere, ottengono una fiducia REALE, incrollabile, proprio perché nata grazie a dati di fatto inconfutabili. Ecco, questo è ciò che cercavo e che, fortunatamente, ho ottenuto e, a mia volta, trovato: persone reali, VERE, non semplici schermi dietro cui nascondersi e nascondere le proprie frustrazioni, i propri disagi o, in alcuni casi, addirittura le proprie turbe psicologiche o i disturbi mentali. Ritengo che una frequentazione, di qualsiasi natura essa sia, debba far star bene. Di problemi ne abbiamo tutti, ne abbiamo tanti e di ogni genere; non ha senso crearsene altri per delle amicizie "sbagliate". Poche, ma buone o altrimenti meglio soli! Sì lo so: riguardo alle amicizie sono troppo selettiva, ma mi va bene così. Gli idioti vadano altrove; a me non servono! Mi piacciono i confronti stimolanti, gli scambi costruttivi, l'interazione intelligente. Dei "Buongiorno" e "buonasera" non so che farmene; quelli li trovo regolarmente per strada, nell'ascensore, sul pianerottolo, nell'autobus. No, ciò che cerco non è la mera conversazione, ma la vera COMUNICAZIONE. Una volta che c'è quella, ben vengano anche i discorsi più frivoli, la leggerezza, le risate e l'allegria, che sicuramente non guastano. E se non trovo ciò che voglio, pazienza! La solitudine non mi spaventa perché sola non mi ci sento mai. Neppure quando mi trovo in una stanza vuota senza nessuno intorno, perché in quel momento sono con ME, non sono sola! Credetemi, ci si può sentire molto più soli in compagnia, quando la compagnia non è quella giusta. Questa sensazione l'ho provata spesso, in passato, e per nessuna ragione al mondo vorrei provarla di nuovo. So che alla lunga mi sentirei svuotata... Carta straccia, che non trasmette nulla e che nulla ha da recepire... Ho fatto tanta fatica a superare quegli stati d'animo, ma alla fine ho imparato a star bene anche solo con me stessa. Quando raggiungi una tale condizione, non hai più bisogno di riempitivi e non ti accontenti di surrogati o di palliativi. Quello è il momento in cui puoi davvero scegliere con chi stare e con chi no, perché in quel caso i rapporti non mirano alla complementarietà (cerco in te ciò che mi manca), quanto piuttosto alla supplementarietà... E' un di più, insomma, un plus-valore, un "profitto interiore" da cui oggi non saprei più prescindere. Ed è quello che ho trovato qui (eccezioni escluse) in quest'ultimo anno... Ecco, ero partita con un augurio e mi sono ritrovata a divagare, come sempre... Ma era solo per farVi capire la valenza che ha avuto finora per me quest'@WEBntura e tutte le persone che vi hanno partecipato. Grazie a tutti per la costanza e la pazienza