Torno ad urlare

Conversazioni...


Due settimane fa ebbi modo di conversare un po' con P. (l'uomo che riportò la luce a casa mia... aggiustandomi il lampadario
)... Mi aveva telefonato la sera prima per informarmi che si sarebbe tenuto un meeting al quale mi consigliava di partecipare. L'indomani c'incontrammo per parlarne:Lui: Vacci, al meeting- mi disse -E' una buona occasione per te e per gli altri... Io: Per me e per gli altri?... Che vuoi dire? Non capisco...Lui: Ma sì, per te è l'occasione per fare altre conoscenze (visto che l'altra volta mi dicevi di non avere ancora molti amici, qui) e poi per accelerare la tua integrazione... E per gli altri... Beh dai, tutti dovrebbero avere la fortuna di conoscerti... Meriti davvero amicizia... Sei una donna straordinaria... Io: Vabbè dai! Mò non esagerare...- dissi piuttosto imbarazzata. Subito cercai un altro argomento, non ricordo neanche più quale. So che parlammo di tante cose, anche del mio lavoro: Io: Sai, ho cambiato diversi lavori... Quello attuale non è che mi gratifichi più di tanto... Avevo altre aspirazioni... Ma per il momento ho questo e me lo tengo, cercando di trovarne i lati positivi... Lui: Vedrai che conoscendo persone nuove ti si apriranno tante altre porte... E' tutta gente a modo, con un certo grado d'istruzione, capacità, competenze e doti umane. Ti apprezzeranno sicuramente Io: A ridaglie!
...P. ma dov'è 'sto meeting? Ci si arriva a piedi? Perché sai che io non ho la macchina... Lui: Sì, ci si arriva tranquillamente... Ma non preoccuparti. Telefono ad una mia amica e le dico di passare a prenderti. Mi dispiace solo di non poter venire anch'io. Ho già un altro impegno... Io: Ah sì? Che farai di bello? Dimmi dimmi, che son curiosa
Mi raccontò dei suoi impegni professionali e molte altre cose di sè... Più lo ascoltavo e più restavo meravigliata per la sensazione di autenticità e trasparenza che mi trasmetteva... Il suo discorso era fluente, spontaneo, mai disturbato da tentennamenti, mai intercalato da fastidiosi "Uh?... Ah?... Eh?"... Non solo: notai anche una grande sintonia. No, non parlo di quella sintonia tra lui e me che m'aveva colpito già quando lo conobbi. Mi riferisco piuttosto alla sintonia tra sè e sè. C'era grande corrispondenza tra il linguaggio verbale e quello non verbale, tanto che le parole venivano spesso accompagnate da gesti confermanti. Non solo: parlava con grande naturalezza di tutto, anche dei suoi stati d'animo e delle sue paure, argomenti che talvolta, in molti, creano disagio. Era come se egli, invece, quel disagio l'avesse risolto... Come se fosse in pace con sè stesso, ecco. Mi chiesi (e gli chiesi) se questo potesse dipendere dalla pratica del Buddismo ed egli mi rispose che senz'altro gli era stato di grande aiuto.-Sai? Man mano che cerchi la buddità ti accorgi che impari ad attingere a tutte le tue risorse, anche quelle più nascoste. E pian piano superi tante difficoltà, divenendo sempre più forte... Dovresti provare anche tu...-Ma P., io se divento ANCORA più forte mi spuntano i super poteri!... Mi ci vedi in mantello e tutina aderente a sorvolare i cieli della città? Scoppiammo a ridere entrambi, perché di certo non ho la silhouette per una tale mise!
Poi arrivò il mio autobus e dovemmo salutarci, con la promessa di rivederci per un'altra cena tutti insieme (la mia amica M., lui, i miei figli ed io... Eggià, perché IO onoro sempre i miei debiti e quella cena che gli dovevo quale "compenso" per la riparazione del lampadario, l'avevamo fatta ed era stata anche molto divertente!)...Ma tornando alla conversazione di quella mattina, ripensandoci nei giorni seguenti ebbi spesso a domandarmi: Ma le persone "normali" badano a così tante cose, quando parlano con qualcuno??? Perché se così non fosse, vorrebbe dire che non sono tanto normale!!