La mia discarica

Post N° 179


A volte mi chiedo che senso abbia una vita così.E’ sempre tornato a casa solo per mangiare, insultare e mortificare moglie e figli ed andare a dormire. E’ stato capace di buttare letteralmente se e la sua famiglia in mezzo alla strada. Campione del mondo della bestemmia, ha sempre pensato solo a giocare a carte al bar di sempre, ad avere i suoi giri, ad andare con altre donne, a nascondere soldi, a cazzeggiare, a fregarsene di tutto e di tutti, anche nei momenti di crisi nera. La sua presenza nelle feste comandate è sempre stata un evento; mai una visita ai figli in ospedale ogni volta che è capitato. Ha demolito per noncuranza cinque macchine; una volta rischiò di farci finire sotto un TIR perché aveva semplicemente dimenticato di sostituire gomme e freni… chissà come siamo usciti vivi da quell’incidente! Si è opposto a tutto: all’iscrizione dei figli all’università, all’acquisto della prima casa, ad ogni cosa che potesse significare un passo avanti… Il suo motto è sempre stato “io penso per me, voi pensate a voi”, da perfetto estraneo; è l’essenza dell’egoismo. Si è accorto che ero andato a vivere da solo altrove ben due settimane dopo aver lasciato casa. Ha sempre mortificato i figli per la loro scelta di studiare, salvo poi vantarsi in giro per i loro successi. Meschino e losco, non credo abbia mai provato dei sentimenti umani per nessuno.Da dieci anni è felicemente in pensione, non sa nemmeno cosa significhi la parola depressione: è sempre stato un uomo inutile, felice di esserlo, felice di vivere per abitudine; si anima solo davanti a eventi sportivi, che sia la finale dei mondiali di calcio o un'amichevole tra Uganda e Burundi. Passa tutto il tempo davanti alla TV, o a girare per i cantieri della città; non prima di aver svegliato tutti all'alba quando inizia a cucinare, tanto poi dorme i pomeriggi interi. Siamo terrorizzati all'idea che possa ammalarsi e debba essere accudito: ha rotto i coglioni da sano, figurarsi da malato. Da perfetto parassita, non ha mai avuto il coraggio di andarsene, e chi gli sta a fianco non ha mai avuto il coraggio di cacciarlo: la sua fortuna. Ha una salute di ferro, al contrario di chi gli sta attorno. Non ha mai saputo né mai saprà, perché non gli interessa, che la moglie è stata male e si è operata di tumore al colon: “una piccola operazione” va dicendo ancora in giro. Paraculo come pochi, è considerato “una brava persona”.Non ha mai dato nulla, e nulla riceve. Una parola, una chiacchiera, niente di niente; ormai non ci arrabbiamo più, gli ridiamo davanti con la stessa naturalezza con cui gli ridiamo dietro. Lo chiamiamo “Il Demente Colombo”, per via di quel trench che mette d’inverno che ricorda tanto il tenente Colombo, ma il grado di tenente ci sembra eccessivo.Ma domenica scorsa mi sono preoccupato; lui ha iniziato a tossire e mia mamma gli ha chiesto “Ti senti poco bene?”. Mi sono rivolto verso di lei e le ho chiesto “Ma ti senti poco bene anche tu?”; non riuscivo a spiegarmi quella preoccupazione insolita. E lei: “Al supermercato ‘Oasi’ il mercoledì e il venerdì, per i pensionati sopra i 75 anni, c’è lo sconto del 15 per cento su tutta la spesa”.