La mia discarica

Post N° 180


Mi ha telefonato la mattina per chiedermi di vederci la sera, per parlarmi. Ho pensato che fosse per qualcosa d’importante, qualche lavoro extra, come è già capitato. Però il tono era diverso, vagamente agitato.La sera ci siamo incontrati: “Adrià, ho bisogno di sfogarmi un po’, tu sei un amico e sei anche l’unico con cui posso farlo. Ti ricordi della tipa dell’altra sera, al paese? La mia impressione era esatta, credo di piacerle”E io: “Ma ti sei sparato 300 km per rivederla? Ma non le avevi detto che avevi moglie e figlia?”“Sì, ma non aveva colto… sono passato lì ieri con una scusa, abbiamo iniziato a parlare del più e del meno, di quando abbiamo suonato… mi ha detto che le siamo piaciuti tutti da subito per le facce pulite, per la spontaneità e per l’ironia… aveva notato che Alberto era quello più attivo, mi vedeva distaccato, non pensava che lei mi piacesse anche se da subito era rimasta folgorata da me… poi quando le ho detto di mia moglie si è zittita, come se le fosse crollato il mondo addosso, si è tolta gli occhiali e si è messa le mani nei capelli… forse voleva una cosa seria … Io gliel’ho detto subito che io ho tutto, una famiglia, un lavoro, sono felice, e che stavo lì solo per capire quale forza irrazionale mi aveva attratto di lei…le ho detto chiaramente che non posso darle nulla, oltre al sesso, che tradire fisicamente e diverso che tradire con la testa e bla bla bla…”“Fammi capire: gli siamo stati simpatici tutti, ma voleva trombare solo con te? Quello sposato? Com’è sto fatto? Vabbè… e poi?”“Poi mi ha detto che apprezzava la mia sincerità, che per questo mi stimava…”“E poi?”“E poi è successo!”Io, tardo come al solito “Successo cosa? Ah… si… e poi?”“E’ successo pure oggi pomeriggio, siamo andati al mare e, sai come vanno queste cose…”“Ah, ho capito, ti ha stimato di nuovo…”“Eh… ora mi sta riempiendo di messaggi per rivedermi ancora stasera, quando stacca dal lavoro… che devo fare? Non mi è mai successa una cosa del genere?”“Se per te non è niente di più che attrazione fisica lascia perdere, il gioco non vale la candela… poi magari lei si innamora, no, non è il caso… certo che deve stimarti proprio tanto…”I moralismi lasciamoli da parte, ma lui era uno degli insospettabili; tanta banalità non me l’aspettavo proprio… Però dico io: da che mondo è mondo “ti stimo” è quanto di più antitetico al sesso ci possa essere; non è un caso che vi sia un’assonanza con “ti schifo”. “Ti stimo” ha sempre significato “sei troppo sfigato per me”. “Ti stimo” è la frase che si usa insieme a “E’ un tipo”, “ha una forte personalità”, “è simpatico”, verso una persona che ha la sensualità e le capacità amatorie di un bradipo durante il riposino pomeridiano. “Ti stimo” è la frase con cui si sono chiuse molte delle mie storie; “ti stimo troppo perché io possa diventare la tua ragazza” è una frase che mi tormenta dalle scuole medie. “Ti stimo” sta a “ti schifo” come “Sono in crisi, ho bisogno di riflettere” sta a “Guarda che ti ho già scaricato e ho trovato un altro più figo, ma non ancora trovo il coraggio di dirtelo perciò cerca di smammare dalla mia vita e trovati un’altra disperata come te”. E com'è che lui tromba dopo un "ti stimo"? Ma da quando sono cambiate le regole? Da quando la stima si manifesta in questo modo così carnale? Ma, soprattutto, visto il mio passato di uomo eternamente stimato, perché non mi avete avvisato prima?! Perché?!