Impronte di sabbia

lettera a un amico.


 Caro amico virtuale, unico che si accorge dei miei silenzi, e forse un pochino gliene importa, hai ragione, sono assente da un po’ da questo mio blog, ma, pur essendomi dimenticata perfino il suo compleanno, lo amo ancora.Non temere, non mi sono persa nei meandri di facebook, lo frequento ma non mi entusiasmo più di tanto, preferisco questo blog anche se capire in quale dei due mondi sono veramente me stessa, riflettere sulle parole diverse che dico per esprimere le stesse emozioni, è un ottimo esercizio meditativo.Se qualcosa mi ha rapito è stato il gruppo del “lettore solitario” di anobii, lettori che condividono il piacere di leggere ma libri posseduti da pochi.Come vedi, resto sempre in tema.E poi ci sono “i predatori del tempo", quelli che subdolamente ti legano a loro con sensi di colpa e piano piano ti succhiano il tempo lasciandoti solo l’ attimo per respirare, ma solo perché altrimenti moriresti e allora non potresti più essere utile.... e ti portano via anche quell’attimo segreto per le pagine di questo diario.Ma sono convinta che questo sia il nostro destino, ci sono i ladri e ci sono le vittime.L’importante è sopravvivere e, con pazienza, arriverà il tempo per sedersi e guardare il mare e ritrovare il gusto di scrivere parole...un bacio