Impronte di sabbia

Oggi all'inaugurazione...


 Io non voglio che guardino le mie foto dicendo :” Guarda che bella foto... guarda che brutta foto...”. Voglio che guardino le mie foto per capire se sono triste o sono felice, voglio che le guardino perché è la mia anima che ha bisogno di qualcuno che la ascolti, ha bisogno di raccontare della nostalgia, del tempo perduto, a volte della felicità a volte del dolore... voglio qualcuno che... silenziosamente guardi... ma guardi me- anche senza vedermi-. Io non ho bisogno di apparire, io non ho voglia. E’ per questo che non ho risposto quando mi hanno chiesto una mia foto per l’esposizione. Oggi all’inaugurazione c’era molta gente, mi sono messa in un angolo. Era come se la mia anima venisse sezionata, mi sentivo nuda senza ragione, non c’era nulla di mio eppure quella mondana confusione, quel chiaccherio prefestivo, quei sorrisi stampati come firme sui volti degli autori mi infastidivano. Chissà forse la mia è solo una ignobile scusa che mi racconto, un modo per crogiolarmi nel mio giardino segreto perché non ho il coraggio di confrontarmi con gli altri, ma la cosa non ha comunque importanza, gli spazi a disposizione sono stati tutti diligentemente occupati dagli altri invitati e nessuno si è accorto, né si è chiesto, perché le mie foto mancavano.