Impronte di sabbia

PASSIONI


 Ero in treno e stavo leggendo il suo libro.Un libro che avevo rincorso per mesi in biblioteca e che mi avevano consegnato proprio quel giorno: il giorno del viaggio a Milano e che si era infilato inevitabilmente nella mia borsa.Sorridevo pensando alle coincidenze della vita.Leggevo rapita della sua passione, quella che gli aveva fatto superare mille ostacoli e, con le mie foto appoggiate sul sedile di fronte in un vagone semivuoto, pensavo che io non ho mai avuta tanta passione.Io non ho mai lottato fino in fondo per quello in cui credevo, o forse non ho mai creduto in nulla.Anche in quel momento stavo andando a Milano perché mesi prima qualcuno mi aveva detto:«non restare in questa città provinciale, falle vedere fuori, a dei veri professionisti....» Ma cosa mi aspetto? So che, qualunque cosa mi possano dire, non ci sarà un domani.Se ci fosse, se fossi convinta di un domani, non andrei a chiedere il parere di nessuno.E ho cominciato a scavare nel mio passato cercando il ricordo di antiche passioni forse mai esistite.Leggere, ecco cosa mi piaceva.Avevo sette anni, o forse otto e leggere mi piaceva, mi piaceva da morire.Mi immergevo nei libri, entravo in un mondo fantastico, in un sogno che mi portava via per interi pomeriggi.Erano i libri che trovavo nella libreria di mio nonno Incompreso, Senza famiglia... e solo ora penso che forse non erano li per caso.E quello strano, per me affascinante, titolo: L’estate scorsa in Cornovaglia. Non doveva essere un grande libro (credo di averlo comprato io a 12 anni) visto che l’unica cosa che mi ricordo è la frase ricorrente “Cornovaglia libera, libera Cornovaglia”....I casi della vita, chissà quanto ha influito in me quello slogan allora del tutto innocente.E ricordo mia madre che interrompeva i miei viaggi fantastici dicendomi di studiare, di fare i compiti, di non perdere tempo a leggere... come sono cambiati i tempi.Però l’amore per i libri mi è rimasto, difficilmente riesco a uscire da una libreria senza averne comprato almeno uno.A volte mi trovo perfino a fantasticare in quale libreria spenderei il fantastico bonus di quell’inesistente concorso: “Entra e compra tutto quello che vuoi”E la mia casa è piena di libri, credo di non averne ancora letti più della metà, probabilmente alcuni, anche se li leggessi, mi sembrerebbero nuovi, e ogni volta che ne ritrovo uno provo la stessa gioia infantile di quando nella libreria lo comprai sapendo che non ne potevo assolutamente fare a meno.E ci trovi raccontata la mia storia nei titoli di quei libri: la politica, i giardini,la fotografia, il femminismo, l'arte, la filosofia orientale, i viaggi...c’è tutta la mia vita.Ho rotto mille volte la promessa di non comprare più libri fino a quando non avessi esaurito la lettura di quelli che ho già.... ma credo di avere un valido motivo per infrangerla: sulla parete di una libreria di Roma una volta trovai scritto che non si può morire se nella tua libreria hai anche solo un libro ancora da leggere....