Impronte di sabbia
Riflessioni sulle ore, sui giorni, sugli anni....
( da una canzone boscimana)
Post n°298 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da tulipanoblu06
Mi piace il mercoledì, perché devo prendere il treno. È solo un’ora di viaggio ma è un’ora tutta mia. Spengo il cellulare e guardo dal finestrino scorrere il paesaggio: la neve della settimana scorsa si è sciolta, oggi c’era la nebbia... paesaggio che sa di stagione, di tempo che passa.
Oppure leggo i miei libri, quelli che finivano sempre in fondo allo scaffale perché non c’era tempo per loro; e nelle loro pagine ritrovo le parole che raccontano di me, come se li avessi scritti io ... e la fine del viaggio arriva sempre troppo presto... |
Post n°297 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da tulipanoblu06
da Libero Sarà ben libero di fare quello che vuole senza doversi giustificare di fronte a ipocriti perbenisti !E' così difficile rispettare la libertà individuale? Smetterla di impicciarsi degli affari privati degli altri ?...e soprattutto non fare diventare tutto ciò delle notizie (insieme a tante squallide altre...)? Sto seriamente pensando di andarmene da questo blog... ma forse dovrei andarmene dall'Italia. |
Come il narratore proustiano alla morte della nonna, io potevo dire:«non solo mi stava a cuore soffrire, ma anche rispettare l’originalità della mia sofferenza» quell’originalità era infatti il riflesso di ciò che vi era in lei di assolutamente irriducibile, e per ciò stesso perduto totalmente e per sempre. Dicono che, attraverso il suo progressivo lavorio, il lutto cancelli lentamente il dolore; io non potevo, non posso, crederlo;per me il Tempo elimina l’emozione della perdita ( non piango) e basta. Per il resto, tutto è rimasto immobile. Infatti, ciò che ho perduto non è una Figura (la Madre), ma un essere; e non solo un essere, ma una qualità ( un’anima): non già l’indispensabile, bensì l’insostituibile. Io potevo vivere senza la Madre ( noi tutti lo facciamo prima o poi); ma la vita che mi restava sarebbe sicuramente stata sino alla fine inqualificabile ( senza qualità). Roland Barthes, La camera chiara pag. 76-77 Piccola Biblioteca Einaudi |
©Tulip@noblu 2009 e ritrovo la gioia di rotolarmi nella neve :)))) |
©Tulip@noblu 2009 Le montagne che amo, il sole che splende, la neve ... da anni non era tutto (quasi) così perfetto... |
... Nuovamente ho rubato le parole dal tuo diario segreto, le ho trovato questa notte, la vigilia di Natale. Grazie, un bellissimo regalo che non saprai mai d' avemi fatto. |
... fa delle foto che non mi merito :))))) |
Post n°291 pubblicato il 16 Dicembre 2008 da tulipanoblu06
Lo chiamano Parco, ma forse lui stesso si vergogna di tanta altisonanza, “bosco ceduo di 3’ classe” è questo il suo vero nome. E’ una collinetta, neppure tanto pendente. È vero, in cima qualcuno ha costruito un tempietto in marmo di Botticino ma così banale che il suo nome s’è perso; e poi...ben altri riferimenti... lo stesso marmo si pavoneggia a Roma sull’altare della patria... Chi lo cura sottolinea che alcuni alberi raggiungono ben 15 m di altezza ( ... ridicolo, in fondo un condominietto da cinque piani...) ma la maggior parte sono alberi piccoli e arbusti e rovi, tanti rovi che ricoprono tutta la superficie. Chi abita in questo bosco senza storia? Chi si aggira nascosto alla vista dei distratti visitatori delusi da tanta banalità, in queste fredde giornate invernali? ...aspetto il racconto dei vostri incontri.... n.b. Io non conosco questo luogo, me lo hanno solo descritto, ci vado per la prima volta domenica..... chi incontrerò? |
Brutta serata, ma quando ho aperto il tuo messaggio non ho potuto non sorridere. Ora è sulla scrivania del mio Mac e ci resterà per tutto il mese. Troppo tenero... io amo il Natale, l’albero, le luci, i regali... |
©Tulip@noblu 2008 ... quando un amico ti tradisce. |
Foto presa dal web ... faccio parte di quei milioni di persone che si sono iscritte a facebook. |
©Tulip@noblu 2008 Trasparente, inconsistente,eterea,indefinibile, traslucida, inavvertibile,incorporea, immateriale,astratta, impalpabile, vuota,nebulosa, aerea,diafana,teorica, astratta, impercettibile,evanescente, intangibile, inconsistente, immaginaria, indefinita, indistinta, irrilevante,inavvertibile,rarefatta,indeterminata,invisibile invisibil invisibi invisib invisi invis invi inv in i..................................... |
©Tulip@noblu 2008 ... solo due gocce. Non avrei dovuto, ma l’ho fatto. È sapore di miele amaro, è ricordo tagliente, è il tempo che passa... Una cosa mi consola, sapere che sei stato orgoglioso di me, tu avaro di carezze e solitario nei sentimenti, non lo hai mai detto, ma io lo so. Ricordo quelle carezze non date, quelle parole non dette, perché sono i miei stessi abbracci, i miei stessi silenzi, e nessuno capisce... ma non importa, in un mondo che urla, che importa se nessuno capisce? Non dovrei essere qui a scrivere queste parole, domani qualcuno cercherà cose non pronte, vorrà risposte non trovate... ma che mi importa. La mia notte si rattrista nella malinconia del tuo ricordo, ma fermarsi a pensare a volte fa bene, anche se non esiste risposta al perché del nostro viaggio. |
©Tulip@noblu 2008 ... cercare l'armonia delle forme, il vibrare delle sfumature senza il chiassoso rumore del colore.. ragionare sul silenzio... tornare a casa... vivere con amore l'inverno. |
©Tulip@noblu 2008
Lo so, manca la punta alla foglia ma, rapita dal colore e dal gioco dell'ombra al momento dello scatto, non me ne sono accorta. |
... e giusto per assecondare un pizzico di megalomania.... http://www.photofunia.com/ |
Ci sono certe giornate che mi chiedo come hanno fatto ad incasinarsi in questo modo e poi mi rendo conto che non è difficile: il solito lavoro, la conferenza slittata proprio a questo pomeriggio, la riunione che avevo dimenticato di segnare e riemersa come incubo sabato, il corso del lunedì sera... e il gioco è fatto.
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©Tulip@noblu 2007 Se chiedi a una nuvola .”Puoi dirmi quando sei nata ?”, con l’ascolto profondo forse sentirai la sua risposta. Puoi immaginare la nascita della nuvola: prima di nascere era l’acqua dell’oceano, oppure era il fiume, poi è diventata vapore. Era anche il sole, perché è il sole a produrre vapore. Poi c’era anche il vento che ha aiutato l’acqua a diventare nuvola. La nuvola non viene fuori dal nulla: si è verificato un cambio di forma, ecco tutto. Non è nata dal nulla. Prima o poi la nuvola si trasforma in pioggia o in neve o in ghiaccio. Se osservi a fondo la pioggia puoi vedervi la nuvola. La nuvola non è andata persa: si è trasformata in pioggia, e la pioggia si è trasformata in erba e l’erba in mucche e poi nel gelato che stai mangiando. Se oggi mangerai un gelato, datti il tempo di guardarlo e di dirgli:” Ciao, nuvola, ti riconosco”. In questo modo raggiungerai la comprensione della vera natura del gelato e della nuvola. Nel gelato puoi vedere anche il mare, il fiume, i calore, il sole, l’erba e la mucca”. Thich Nhat Hanh C’è la stanchezza del giorno, l’odore della città, il nervosismo dei compagni di viaggio ma, rapita dalle pagine del libro, vorrei che la mia meta non giungesse così presto. |
©Tulip@noblu 2006 Chi sono? Son forse un poeta? No, certo. Non scrive che una parola, ben strana, la penna dell'anima mia: "follia" Son dunque un pittore? Neanche. Non ha che un colore la tavolozza dell'anima mia: "malinconia" Un musico, allora? Nemmeno. Non c'è che una nota nella tastiera dell'anima mia: "nostalgia" Son dunque... che cosa? Io metto una lente davanti al mio cuore per farlo vedere alla gente. Chi sono? Son il saltimbanco dell'anima mia (ALDO PALAZZESCHI) |
Inviato da: clau57
il 23/10/2011 alle 17:55
Inviato da: tulipanoblu06
il 25/09/2011 alle 00:23
Inviato da: lunedi.bs
il 23/09/2011 alle 11:32
Inviato da: lunedi.bs
il 20/09/2010 alle 14:30
Inviato da: tulipanoblu06
il 19/09/2010 alle 21:47