Una stanchezza fisica che ingloba ogni muscolo, ciascun tendine.. fino al più sconosciuto osso, che mi ha condotto in sonni profondi senza agganci alla magnificenza dei sogni, ha cancellato i percorsi notturni con le tracce immaginarie e ripetitive sul freddo marmo, ha lasciato il posacenere solitario privo dei resti che accompagnano l'insonnia.I pensieri mollemente tacciono, remissivi, lasciando padrone assoluto il corpo, soddisfatto per aver interagito con la materia, seguendo l'idea di rendere armonico ciò che al momento è estraneo e disarticolato, pregno di abbandono.Dare vita ad una giungla malnutrita e maleodorante, soffocata da edere intriganti e onnipotenti, sfacciatamente invadenti nell'occupare la vita altrui.Un pensiero affiora... nel mio giardino non ci sarà l'edera.dromy