impronte nell'anima

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 Quanti eskimo e k-way appesi ai ganci, la porta sull'orlo dello sfinimento al continuo apri-chiudi. Era come un timore di barricarci nel cerchio privato, di non prestare la dovuta attenzione agli altri, ai venti delle idee, ai confronti  davanti ad una bionda schiumosa e ad un rosso sincero, forse non ci bastavamo pur convinti che bastarci fosse riduttivo per la nostra storia....per il nostro tempo e per il lavoro....un amore come le montagne russe, discese inebrianti e piene di contenuti si alternavano a salite lente, faticose che riproponevano modi e temi che non riuscivamo a digerire, come se la vita fino a qui non ci avesse proposto, insegnato nulla, neanche a prendere una strada, a scegliere le priorità del giusto e dell'ingiusto, del sopportabile e del "non"..era una bella noia avere a che fare con me (sono un giudice inflessibile di me stessa nel percorso, pur perdonandomi spesso, alla fine) ...Ci siamo persi  tra Berlino e le Langhe, tra nomi volti numeri esperienze, a cercare quella fresca serenità e gioia necessarie per essere creativi, curiosi, aperti , propositivi umanamente e professionalmente. Estremamente difficile superare questi momenti aggrovigliati..probabilmente queste righe non hanno un gran senso, visto che volevo scriverti una lettera d'amore...ma, sono felice che tu appenda ancora con entusiasmo il tuo giaccone in questa casa.