impronte nell'anima

potere di uno sgabello


  
  Lei sedeva lì, ai confini del mondo. Le spalle erette, le gambe mollemente distese, i piedi a sfiorare il calore trattenuto dalla sabbia, assorta in quel silenzio assordante....le labbra a sfiorare il bicchiere del caffè forte e amaro e poi ad aspirare il fumo acre della sigaretta. Quello spazio immenso divenne la sua capanna sudatoria, vide sfilare carovane di momenti, dirette al caravanserraglio della sua vita. Un lieve sorriso curvò le sue labbra, quell'orizzonte sfocato, quei grani di sabbia, il rigore dello sgabello, lo scarabeo che correva nella crepa, quel cespuglio arso, quel dromedario solitario, il sasso indifferente, la rotondità del cielo...nessuna pretesa  di conferme, nessuna aspettativa, si sentiva immersa nell'armonia.