impronte nell'anima

Oggi ho voglia di scivolare nel luogo comune


  
 "Strana la vita, quando uno è piccolo il tempo non passa mai, poi da un giorno all'altro ti ritrovi a cinquantanni e l'infanzia è quel che ti resta, in una piccola scatola...da " il favoloso mondo di Amelie" Non ho l'anima della collezionista, elimino spesso,  per fare posto a percezioni nuove, sarebbe triste se non trovassero spazio a causa del vecchiume accumulato. Libri e lettere no, non riesco proprio. In tempi tecnologici, dove si battono le tastiere , recupero il fascino della carta, l'attesa del postino (quello che suona una sola volta), il contatto con la busta, il fruscio della lettera, il suo profumo, la calligrafia spesso non chiara, che obbliga a maggior attenzione, poterla rileggere nel tempo con occhi diversi. E non è nostalgia, è voler trattenere una parte delle persone che ho amato, con cui ho litigato, che nel bene e nel male hanno fatto parte della mia vita. Conservo anche bigliettini, frasi scritte di getto su tovagliolini di carta o scontrini, che mi ricordano luoghi e situazioni, intense o esilaranti. Qualcuno, che mi conosce bene, ha pensato di regalarmi una scatola, fatta a mano, dove poter riporre il tutto. E' rivestita con  carta di riso e ricoperta di immagini che fanno parte di me...il mio cane, mia figlia, il caffè, il gatto, le sigarette, vecchie locandine....e questo è un gesto d'amore,  che vince sulle mille parole di cui sarà il contenitore, parole intriganti, coinvolgenti, suadenti, che poggiano  a volte su trame sottili e inaffidabili.