impronte nell'anima

l'uomo del lago


   A volte gli avvenimenti sembrano avere vita propria, animati da uno spirito d'iniziativa addirittura disarmante, gli strumenti per affrontarli li hai messi in ordine in qualche luogo che al momento non ricordi, convinta che il peggio sia ormai passato, ricordando la ritrita frase che non può piovere per sempre...infatti è così...non può piovere per sempre ma può grandinare, diluviare, la riva può essere sconvolta dalla tempesta quindi urge cercare gli attrezzi per correre ai ripari...........Lei faceva così, s'infilava la tuta da lavoro, afferrava il badile, il martello e i chiodi, imprecava e faceva o tentava di fare fino allo sfinimento di corpo e mente e così i pensieri senza il freno della razionalità, andavano a briglia sciolta e rivedeva l'uomo del lago che con la sua ruvida tenerezza pur da lontano le era stato vicino, si erano incrociati per caso, diffidenti e disincantati, preferendo l'ironia come approccio si erano poi riconosciuti con l'olfatto un po' animalesco. Lui era asciutto di parole ma trovava quelle giuste per scalfire le riserve di lei. Lanciavano sassi di piatto sulla superficie del lago e poi bastoni per la gioia dei loro cani che li seguivano passo passo e  li superavano in folli corse e ruzzoloni sulla riva, abbaiando al vento e inseguendo i fantasmi, come solo i cani sanno fare....Loro impararono a ridere insieme con gli occhi e con la pancia ...l'uomo del lago conosceva il fango ma sapeva anche agguantare la luna e solo lui pronunciava il suo nome come un mantra....drOMMM ...omm.. e le montagne intorno ne mandano ancora l'eco.